Quindici anni di cinema insieme: da Garrone a Mastandrea

“Rai Cinema sia sempre più un servizio pubblico e produca non solo quello che il pubblico chiede ma anche quello che non sa di poter chiedere”. Le parole del regista Paolo Taviani sono il miglior augurio alla società che festeggia ‘15 anni di cinema insieme’, come recita il claim, all’Auditorium di Roma con i tanti registi e attori italiani coinvolti nei film targati Rai Cinema.
E scorrono le immagini in sala, accompagnate da citazioni di scrittori come Steinbeck, Kerouac, Myrdal, Twain. Il tema è il viaggio che Rai Cinema ha intrapreso a partire dal Duemila come presidio focalizzato sul cinema, con l’obiettivo di coniugare qualità e mercato. Dopo il saluto di Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema, tocca all’AD Paolo Del Brocco, affiancato sul palco dalla conduttrice televisiva Andrea Delogu, ripercorrere il viaggio la cui “stella polare è stata la diversificazione dell’offerta, variando nei generi e anticipando anche tendenze: dal film d’autore alla commedia, dal cinema della realtà ai film per le piattaforme web”.
In un quindicennio sono 580 i titoli prodotti, di cui 250 opere prime, a fronte di 700 milioni investiti; negli ultimi 5 anni 300 i film finanziati, di cui 130 esordi, a fronte di 320 milioni spesi. La divisione 01 ha distribuito 380 film, con 140 milioni di biglietti venduti e nel 2014 ha rappresentato il 13% della quota di mercato.

La serata va avanti con i riconoscimenti. I primi a riceverli per il loro lungo sodalizio con Rai Cinema sono: Marco Bellocchio, “non sapevo di essere il regista che più ha lavorato con voi, spero di non avervi mandato in rovina”; Pupi Avati, “in tutti questi anni la Rai ha difeso gli autori in modo costante” e Gianni Amelio. Premi anche ai produttori rappresentati da Francesca Cima, presidente della sezione di Anica, e alla Dg Cinema nella persona di Nicola Borrelli – “Compiuti i 15 anni, è ora il tempo di passare dall’adolescenza all’età adulta”.
“Vi ringrazio per aver avuto il coraggio di sostenere i miei film spericolati e condivido questo momento con Roberto Saviano” dice Matteo Garrone premiato due volte nel corso della serata sia per i riconoscimenti vinti a Cannes – “ma per Gomorra mi aspettavo la Palma d’Oro – sia per aver diretto uno dei film drammatici, che hanno incassato di più, Gomorra. Sul palco accanto a Garrone ci sono anche altri registi premiati ai festival internazionali: Alice Rohrwacher – “i 15 anni sono anche l’età della trasgressione” – e Gianfranco Rosi, arrivato da Lampedusa dove è impegnato nel suo nuovo film. Valerio Mastandrea, ironico sul fatto che nelle immagini viste compaiano troppi Scamarcio e Germano, è premiato per il suo impegno nella produzione di Non essere cattivo di Claudio Caligari, film che ha iniziato la corsa per l’Oscar. Inoltre è stato indicato, secondo un sondaggio femminile avvenuto negli uffici di Rai Cinema, come l’attore sex symbol del momento.

Riconoscimenti anche per alcuni degli autori che più hanno incassato con i film di Rai Cinema: Cristina Comencini, Mario Martone – “Bene avete fatto a ricordare stasera Franco Scaglia che ha creduto da subito al progetto de Il giovane favoloso” -, Gabriele Salvatores – “Dobbiamo stare almeno un passo avanti al pubblico” -, Paolo Virzì, Pif che manda un saluto in video, Leonardo Pieraccioni, Antonio Albanese e Alessandro Siani.
Sul palco ci sono anche le Coppe Volpi Elena Cotta, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Sandra Ceccarelli, Alba Rohrwacher, assenti Valeria Golino, Stefano Accorsi e Elio Germano. In chiusura di serata le immagini dei prossimi film di Rai Cinema, tra gli altri: il documentario Oltre Lampedusa di Rosi, La corrispondenza di Tornatore, La pazza gioia di Virzì, L’estate addosso di Gabriele Muccino, Le confessioni di Andò, Il professor Cenerentolo di Pieraccioni, Dobbiamo parlare di Sergio Rubini, Fai bei sogni di Bellocchio, In guerra per amore di Pif. E infine annunciati i prossimi film di Amelio, Salvatores, Ozpetek e Comencini.