FRANCOFORTE – Siamo al terzo giorno, e il festival ne dura quattro. E quindi, riassunto di quanto è successo. La cerimonia d’apertura si chiude con il benaugurale innaffiamento del Golden Tree, con la speranza che cresca in questi giorni. E con il film di apertura Sheep Hero, su di un pastore olandese. Le pecore saranno un filo conduttore del festival, c’è addirittura un grande progetto di documentario sulle pecore, prima specie animale a passare al servizio dell’uomo, fino a giungere alla pecora clonata Dolly. E si vedono pecore in qualsiasi contesto e nazione…
Golden Tree Festival prevede la sezione Joint Meeting Hall, per presentare progetti e cercare/trovare coproduzioni, e una sezione Forum, per gli approfondimenti. Qui si è tenuta una sessione sulle piattaforme per distribuire documentari. Tre esperienze interessanti: GuideDoc, portale spagnolo, quella di Singapore, raccontata dal simpaticissimo produttore e membro della giuria Justin Delmen, e Youku, rappresentato qui dal vicepresidente, Chao Gan. Alla mia domanda se pensano di seguire Netflix anche nel non voler comunicare i numeri di abbonati e visualizzazioni, e su come dividono i ricavi, viene fuori che per fortuna quel modello non si replica. In Spagna i dati sono pubblici e i ricavi sono distribuiti 50/50 con i produttori e autori, a Singapore si parla di redistribuzione legata alle visualizzazioni, e Youku assicura piena accessibilità ai dati, ma soltanto a produttori ed autori per non legare il successo dei film soltanto ai “like”.
Chao Gan è una bella scoperta. Abituati a trattare con “esperti di marketing”, quando trovi un responsabile della produzione di documentari che è un autore, senti scorrere miele nelle orecchie. Si parte dalle storie, poi si riesce anche a coniugarle con le app che possono produrre vendite e ricavi paralleli, ma “Content is King”. Questa è una bella sorpresa, e ci fa sperare che “le formule magiche” per film e documentari di successo siano finalmente storie del passato. Intanto, nel multisala Cinestar i 19 film in concorso li puoi trovare accanto ai blockbuster americani, ed è bello saperli vicini di sala.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis