Quella provincia emiliana di Tondelli


I giorni della vendemmia, esordio del 28enne reggiano Marco Righi ispirato allo scrittore Pier Vittorio Tondelli – una citazione dal libro “Altri Libertini” apre il film – è una produzione indipendente e low budget che comincia da venerdì 24 febbraio, grazie alla Seac, il suo percorso distributivo indipendente. Questa opera prima, prodotta da Ierà in collaborazione con Indiosmundo e girata in sole due settimane, verrà programmata in quattro città emiliane: al cinema Rosebud di Reggio Emilia, al FilmStudio 7B di Modena e al cinema Edison di Parma e in contemporanea al festival Visioni Italiane di Bologna.

Premiato al Rencontres du Cinéma Italien à Grenoble et en Isère, a Valdarno Cinema Fedic, al Milano International Film Awards e agli Incontri cinematografici di Stresa, I giorni della vendemmia è ambientato nella provincia rurale emiliana dei primi anni ’80. Racconta l’educazione sentimentale dell’adolescente Elia (Marco D’Agostin) che vive insieme a un padre (Maurizio Tabani) con una forte inclinazione ideologica al marxismo, una madre (Claudia Botti) molto cattolica, entrambi attaccati a quel piccolo mondo contadino, ognuno con il proprio credo fatto di vecchie tradizioni. Accanto a loro l’anziana nonna (Elide Bertani) e un fratello maggiore Samuele (Gian Marco Tavani), sempre in giro per l’Europa, ex settantasettino ora giornalista musicale. A sconvolgere la quotidianità dell’adolescente Elia, impegnato nella raccolta dell’uva, è Emilia (Lavinia Longhi), nipote di una coppia di compaesani, venuta dalla città ad aiutare nel vigneto adiacente. La giovane è tornata per un breve periodo dai nonni di campagna per scrivere la tesi e nel frattempo guadagnare i soldi necessari per un viaggio che ha in mente da tempo.

“Un film delicato e intimo, personale ma non autobiografico, di cui m’interessava la messa in scena più di qualsiasi altra presenza intellettuale. Dall’aspetto narrativo semplice, in cui la priorità è trasmettere realismo a una pellicola che pone come protagonista la propria terra – spiega nelle note di regia l’esordiente Righi che ha firmato in precedenza Abbasso il Duce (2006), documentario sulla Resistenza tra la provincia reggiana e quella parmense. “I giorni della vendemmia è un film scritto e dedicato all’Emilia, crocevia della società italiana sempre sull’orlo di una rottura, attraverso gli occhi di un adolescente che sta crescendo e più in generale di un autore alla propria opera prima”.

Sul set di questo debutto ha lavorato una troupe tecnica di giovani professionisti, età media 26 anni, in gran parte provenienti dal del territorio emiliano, e il film è stato realizzato grazie anche al contributo di aziende private come MARR, Pasini Reti Metalliche, 3ME e InterPuls.

autore
23 Febbraio 2012

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