Pupi Avati consegna il Premio Lizzani agli esercenti coraggiosi

Premiati dall'ANAC alla Camera dei Deputati come esercenti italiani più coraggiosi la Sala Odissea di Cagliari e il Cineclub Cinema Garibaldi di Scarperia nel Mugello (Firenze)


Ospite del vicepresidente della Camera dei Deputati on. Giorgio Mulè, il Premio Lizzani, che da nove anni viene organizzato dall’ANAC insieme alla Famiglia Lizzani per celebrare il lavoro (spesso nascosto) degli esercenti, ha dato modo ai rappresentanti delle associazioni di categoria di fare il punto sullo stato dell’arte e anche di ricevere l’applauso della platea per la resilienza dimostrata nei due anni pandemia.

Tutti gli interventi hanno sottolineato la centralità della sala come motore del successo di un film. A Pupi Avati è toccato consegnare il Premio Lizzani per la categoria Cineclub – Associazioni culturali andato a Marco Bogani del Cinema Garibaldi di Scarperia nel Mugello (Firenze) “per le sue caratteristiche uniche, a partire dal territorio, vasto e spopolato, nel quale si trova, fino alla natura delle risorse che ne hanno determinato la riapertura nel 2001, derivanti dagli ‘oneri compensativi’ per il passaggio dell’Alta Velocità; ma ancor più per la gestione collettiva appassionata e coraggiosa, di otto giovani under-29 , che cercano, di continuo, soluzioni originali per richiamare il pubblico in sala, come ‘il biglietto sospeso’ (un biglietto omaggio lasciato alla cassa per i nuovi avventori) e, soprattutto, per una programmazione intelligente orientata prevalentemente verso il cinema italiano di qualità, che ne esprima anche l’anima più indipendente”. Giorgio Mulè ha conferito invece il Premio alla migliore sala industriale andato a Stefania e Tiziana Medda e Alessando Murtas della Sala Odissea di Cagliari “per aver superato caparbiamente i momenti più difficili delle chiusure degli anni 2020 e 2021, in una Regione dove il numero delle sale è sempre più ridotto ed essere diventato il punto di riferimento del pubblico, grazie a una programmazione di qualità, che si avvale anche della consulenza degli autori. Per dedicare spazi significativi anche alla visione di film in lingua originale e alla formazione del giovane pubblico, contribuendo alla diffusione della cultura cinematografica, in particolare tra le nuove generazioni”.

Il vicepresidente della Camera ha sottolineato come “molti dei film più belli siano difficili da trovare nelle sale ed è giusto premiare chi porta avanti questa passione, perché proiettare pellicole di nicchia è una passione, non un business”.

Pupi Avati ha ricordato come l’esercente sia stato e sia “complice del film”. “Le agenzie regionali spesso ci aiutavano a chiudere il pacchetto produttivo con qualche milione di cambiali che erano sufficienti a far partire la produzione. Facciamo rientrare l’esercente nella filiera del cinema, specie quello italiano che deve essere difeso perché sta vivendo un momento di grande difficoltà”.

Gli esercenti vincitori saranno presenti l’8 settembre alla Mostra del cinema di Venezia per assegnare il Premio Carlo Lizzani – Film per la miglior opera italiana.

Oggi alla Camera dei Deputati la consegna del Premio è stata preceduta dall’incontro su “Ritorno al futuro: nuove visioni per il grande schermo”, per riflettere sul futuro della visione collettiva dei film, al quale hanno partecipato Mario Lorini (Anec), Domenico Dinoia (Fice), Francesco Giraldo (Acec), Gianluca Curti (Cna), Gaetano Renda (Schermi indipendenti associati), moderati da Francesco Ranieri Martinotti (presidente Anac).

Martinotti ha esordito affermando che “gli esercenti non sono mai festeggiati abbastanza ed è importante che nel Parlamento si parli di questi temi”. Mario Lorini ha aggiunto: “Gli schermi hanno saputo attraversare questo momento difficile, oggi la sala è tornata centrale nella filiera, senza di lei il sistema non si rimette a posto. Il cinema italiano ha dato segni di ripresa forte con titoli come Le otto montagne, La stranezza o L’ultima notte di Amore, possiamo fare molto insieme”. A nome delle sale d’essai Mimmo Dinoia dice: “Le sale, spesso considerate l’ultimo anello della catena, determinano il successo di un film. Abbiamo bisogno che gli autori vadano a presentare i film al pubblico perché il rapporto con lo spettatore è fondamentale. In molti Comuni italiani la sala è rimasta l’unico luogo di aggregazione. Possiamo e vogliamo garantire una diversità dell’offerta che sostenga anche le opere dei giovani autori o le cinematografie meno conosciute”. Gianluca Curti per CNA Cinema e Audiovisivo sostiene: “Il cinema è il punto nodale della vita di un film, la sala ha il dovere di supportare i distributori e il diritto di essere supportata. Oggi molte fasce di pubblico sono tornate, ma altri spettatori ancora esitano. Facciamo film migliori, più coerenti con i tempi che stiamo vivendo, perché il successo nasce dalla qualità. CNA si sta impegnando su questo”. Francesco Giraldo per le Sale della Comunità, ha raccontato i risultati di una ricerca commissionata all’Università La Sapienza: “Durante la pandemia ci siamo chiesti perché il modello economico non fosse più resiliente. Abbiamo studiato il territorio, con la geolocalizzazione, perché le sale si interfacciano con il territorio. Quelle della Comunità sono 600, da Pantelleria alle periferie delle grandi città. Bisogna tenere assieme l’elemento economico e quello sociale. Non c’è nessuna competizione ideologica con le piattaforme o con le multisale. Facciamo sistema tutti insieme”. Infine Gaetano Renda, per gli Schermi indipendenti associati, ha parlato di “senso della coesione sociale perché tutti frequentano le sale, senza distinzione di livello economico o provenienza”. E ha letto una lettera scritta da alcuni studenti cinefili alla Sala di Fossano in Piemonte: “Siamo nati con lo streaming ma non rinunceremo mai alla sala”, affermano i giovani spettatori. 

Commozione per Flaminia Lizzani che ha ricordato il forte contributo a questa iniziativa da parte di Luciano Sovena e l’impegno di suo padre come operatore culturale oltre che come regista.

Il Premio Carlo Lizzani è un’iniziativa organizzata con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo MIC – Direzione generale Biblioteche e Diritto d’Autore, AUTORI VIDEOGRAMMI, Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission, Federazione Aut Autori e con il patrocinio della Fice.

Informazioni: www.anac-autori.it 

di Cristiana Paternò

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