Pupi Avati

“Sorrentino aveva molto colpito sia Thierry Fremaux che Gilles Jacob, è rimasto nel loro cuore nonostante dovessero ancora vedere altri film importanti e alla fine l’hanno preferito agli altri, compresi Martone e Castellitto”. Così Pupi Avati, presidente di Cinecittà Holding, commenta la selezione ufficiale di Cannes. L’anno scorso il cineasta bolognese era in concorso con Il cuore altrove, quest’anno osserva a distanza. “Non sarò a Cannes, vado ai festival solo quando c’è un mio film”, spiega. In più a maggio sarà impegnato nelle riprese del nuovo progetto, Ma quando arrivano le ragazze, con Vittoria Puccini, Paolo Briguglia e Claudio Santamaria, Johnny Dorelli. “Le conseguenze dell’amore – prosegue Avati – ai selezionatori di Cannes è piaciuto senza mezzi termini, mi hanno detto che lo considerano un film assolutamente riuscito. Sugli altri titoli invece c’erano obiezioni, magari piccole. Essere selezionati a Cannes è un travaglio, un meccanismo sempre più complesso, ma ne vale la pena. L’anno scorso Il cuore altrove fu venduto da Rai Trade in 29 paesi proprio dopo essere passato in concorso, ma anche altri italiani andarono benissimo nelle esportazioni”. Quest’anno al Marché c’è La rivincita di Natale, sempre nel listino Rai Trade. “Il mercato è cambiato: o si vende dappertutto o da nessuna parte, ma uscire in tanti paesi è anche un modo per prolungare la vita del tuo film”, riflette il regista che a Tokyo ha inaugurato  la Settimana d’oro del cinema italiano.