‘Primadonna’, la produzione risponde alle accuse dell’avvocato di Franca Viola

Primadonna, opera prima di Marta Savina, ancora nella sale, nei giorni scorsi era stato oggetto di una nota dell’avvocato Macaluso, legale della signora Franca Viola, che accusa la produzione dell’uso improprio della vicenda reale della signora all’interno del film: leggi la notizia.

In relazione all’agenzia divulgata il giorno 8 marzo dall’avvocato, per conto della signora Viola, relativa al film, la produzione Capri Entertainment intende preliminarmente manifestare il proprio stupore e dispiacere per le dichiarazioni rese in tale comunicato.Le vicende narrate nel film non sono quelle di Franca Viola, ma del personaggio immaginario Lia Crimi. Il film non è mai stato né promosso né distribuito come “la storia di Franca Viola” e non c’è nessun elemento nel film riconducibile alla vita personale della signora Viola.

Certamente i fatti narrati nel film hanno molto in comune con l’episodio dell’epoca in cui è stata coinvolta la signora Viola. Ma questo sicuramente non equivale a dire che la storia cinematografica e quella della Viola coincidano.

Se, infine, la stampa che si è occupata del film ha associato le vicende cinematografiche con quelle reali, non è certo addebitabile a noi né avremmo mai potuto adottare misure finalizzate a scongiurare tale collegamento.

Non possiamo dimenticare che l’episodio che all’epoca ha coinvolto la signora Viola è stato e resta un fatto di grande rilevanza per il nostro Paese e non può di certo essere cancellato. Questo sta a significare che è molto plausibile che la stampa ricolleghi la narrazione cinematografica del film Primadonna con tale episodio.

Da ultimo, la produzione coglie l’occasione per ringraziare la signora Viola e la sua famiglia per il coraggio e la determinazione che caratterizzano all’epoca il loro comportamento e che hanno contribuito a rendere migliore il nostro Paese.