“Devo tantissimo a tre persone: Caterina D’Amico, Giorgio Arlorio e Francesco Bruni che considero una sorta di fratello maggiore. Il mio soggetto è una storia che ho provato e riprovato a raccontare in cento modi diversi prima di trovare quello giusto. Il protagonista è amletico e vive in questa società dove siamo circondati da pescicani bianchi. Li vedo ovunque”. Angelo Carbone ha battuto gli oltre 420 concorrenti aggiudicandosi con Un giorno perfetto per i pescicani bianchi il premio di 5000 euro per il migliore soggetto e una delle tre borse di studio da 5000 euro l’una (le altre 2 sono andate a La lunga corsa di Andrea Magnani e Una rivoluzione di Vittorio Moroni).
Carbone è di casa al Solinas. L’anno scorso un suo soggetto venne menzionato e ora è diventato film, Liberi, per la regia di Gianluca Tavarelli. La madre di Angelo è contenta e ha appeso la targa del Solinas nel salotto buono. Spera non raccatti troppa polvere e che non diventi una specie di trofeo di caccia di uno che poi, nella vita, ha fatto il pescatore.
Il Premio alla migliore sceneggiatura del valore di 10mila euro è andato a La lunga infanzia di Giovanni De Feo, una storia fantastica e nel contempo drammatica di un’amicizia fra due ragazzini. Menzione invece per altre due sceneggiature: A Mosca a Mosca di Roberta Ronconi e Rita l’acrobata di Gianni Cardillo e Susanna Gentili. La giuria ha inoltre segnalato 8 storie che saranno ammesse a partecipare al Premio Solinas 2003-Sceneggiature originali e inedite per il cinema.
Quale bilancio trarre guardando alle 19 opere selezionate? I neosceneggiatori hanno frequentato spesso corsi di scrittura cinematografica e scuole di cinema (a cominciare dalla Scuola nazionale di cinema), ma provengono anche dal giornalismo o da esperienze letterarie. Accanto al prevalente genere drammatico troviamo la commedia ma anche incursioni nel film storico e di fantascienza.
Sono più di 40 i film tratti da sceneggiature premiate o segnalate dal Premio Solinas, di cui 6 sono previsti in uscita nel 2002/2003. Oltre a Fortezza Bastiani di Michele Mellara e Alessandro Rossi, appena arrivato nelle sale, Hermano di Giovanni Robbiano (sceneggiatura di Riccardo Aprile e Marcello Olivieri), Liberi di Gian Luca Tavarelli (dal soggetto di Angelo Carbone), Modena Modena di Daniele Malavolta, Piovono mucche di Luca Vendruscolo, State zitti per favore di Livia Gianpalmo e Vita morte e miracoli di Alessandro Piva.
L’edizione di quest’anno ha ricordato i 20 anni della scomparsa del famoso sceneggiatore con la proiezione, prima della premiazione dei vincitori tenutasi in Campidoglio, di Franco Solinas scrittore di cinema, documentario ideato dalla figlia Francesca insieme a Marco Pontecorvo, che ne ha curato la regia, e girato nell’arco di 3 giorni tra Fregene e l’arcipelago della Maddalena. La mdp segue il viaggio nella memoria di due registi per i quali lavorò: “Franco era un sardo dalla testa dura, che rifuggiva dai compromessi… la qualità dei miei film per la metà sono merito suo”, dice Gillo Pontecorvo. Gli fa eco il regista Costa-Gravas ricordando un episodio negli Stati Uniti quando Solinas davanti a interlocutori importanti dichiarò senza mezzi termini la sua fede comunista. Il finale del documentario è un malinconico addio a un amico, tutto affidato ad alcune sequenze in 8mm realizzate allora da Gino e Luda Arlorio.
Tre sono le iniziative previste per il ventennale della scomparsa di Solinas: una rassegna completa dei film da lui sceneggiati a La Maddalena e a Cagliari; un corso di drammaturgia dell’audiovisivo a lui intitolato presso il Teatro Ateneo dell’università La Sapienza di Roma; la presentazione, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, di Hanna K., l’ultimo film scritto da Solinas insieme a Costa Gravas, ma realizzato dopo la sua morte e mai uscito in Italia dopo le stroncature dei critici alla Mostra del cinema di Venezia del 1983.
PREMIO SOLINAS 2001
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