Premio Signis a Loin des hommes

La giuria cattolica ha scelto il film francese, tratto da un racconto breve di Albert Camus. Menzione speciale all'americano 99 homes


La giuria Signis (Associazione Cattolica Mondiale della Comunicazione) composta da Joachim Valentin (Presidente, Germania), Massimo Giraldi (Segretario, Italia), Michèle Debidour (Francia), Sergio Joel Ascencio Casillas (Messico) e Sergio Perugini (Italia), ha deciso di assegnare il Premio della 71° edizione della Mostra di Venezia a Loin des hommes di David Oelhoffen (Francia). Nella motivazione si legge che, “prendendo le mosse da un racconto di Albert Camus ambientato in Algeria nel 1954, il film descrive la fuga di due uomini, un europeo e un arabo, molto diversi tra loro. Con il costante rischio di morire, i due sperimentano profondi valori umani quali la fraternità, l’umiltà, il coraggio e il rispetto, arrivando anche alla possibilità di sacrificare la loro vita. Loin des hommes aiuta a comprendere l’importanza della formazione e del dialogo fra religioni e culture”. La giuria ha deciso di assegnare inoltre la Menzione speciale a 99 Homes di Ramin Bahrani (USA), con la seguente motivazione: “Nell’odierna società globalizzata dove molte persone soffrono le conseguenze della profonda crisi finanziaria, il film mette in evidenza l’importanza della responsabilità individuale. Disperato per la difficile situazione economica della propria famiglia, il giovane protagonista è spinto a compiere una scelta tra il denaro e la giustizia. 99 Homes lancia il messaggio che un cambiamento è sempre possibile, schiudendo così un orizzonte di speranza”. 

06 Settembre 2014

Venezia 71

Venezia 71

Segnalazione ‘Cinema for Unicef’ a ‘Beasts of No Nation’

"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"

Venezia 71

Una precisazione di Francesca Cima sui grandi festival italiani

"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"

Venezia 71

Morte a Venezia?

“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima

Venezia 71

Munzi e Costanzo all’incontro post-Venezia del Sncci

I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre


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