VENEZIA – Il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici ha scelto Mario Martone e il suo Capri-Revolution, film in Concorso ufficiale, per il Premio Pasinetti 2018 “Perchè con sorprendente attualità riesce a parlare del passato indagando sulle contraddizioni e sui grandi temi del presente. La ‘Rivoluzione caprese’ di Mario Martone conferma il talento e lo stile unico di un autore importante e la sua capacità unica di raccontare, attraverso una Storia che riesce, come sempre nelle sue mani, ad appassionare anche i più giovani, i cambiamenti del mondo e della società”.
Stesso palmarès per Sulla mia pelle, film d’apertura di Orizzonti, interpretato da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, nel film diretto da Alessio Cremonini, insignito del Premio Pasinetti Speciale al Film e ai Migliori Attori. “Un film necessario, emozionante, coraggioso.Sulla storia di Stefano Cucchi una ricostruzione oggettiva che, oltre il ‘caso’ anche politico, racconta con toccante semplicità anche lo sgomento e il dramma privato di una famiglia che non può e non deve arrendersi. La prova eccezionale di Alessandro Borghi e l’impegno di Jasmine Trinca, nel coro di un ottimo cast, confermano che un altro cinema, in questo Paese, è possibile”, queste le parole con cui il SNGCI attribuisce il riconoscimento.
Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni
Il regista di Perfetti Sconosciuti, giurato a Venezia 75, rilascia un'intervista a 'La Repubblica', specificando che "il film vincitore passerà anche al cinema", in merito alla protesta delle associazioni di categoria circa l'assegnazione del Leone d'oro a Roma di Cuaron, prodotto da Netflix
Terzo anno per il delegato generale della Settimana Internazionale della Critica, Giona A. Nazzaro, a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione. Tra protagonismo femminile sommerso e media poco attenti al cinema non mainstream. "Sic@Sic dà delle possibilità a giovani autori in tempo reale e spesso sono donne"
Definendo il film del messicano Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d'oro, "molto bello", il quotidiano francese ricorda che un tale riconoscimento "farà storia"