Premio Mutti-AMM dedicato ai registi migranti attivi in Italia

Domenica 2 settembre in Sala Pasinetti il regista Bagya Lankapura, nato a Napoli da genitori dello Sri Lanka, riceverà il premio di 18mila euro per realizzare il film La voliera


“Dopo aver interpretato il ruolo dello straniero migrante nella serie Rai con Beppe Fiorello, I fantasmi di Portopalo, credo che sia arrivato il momento di raccontarci e non di farci raccontare”.Così il giovane regista Bagya Lankapura, nato a Napoli da genitori dello Sri Lanka, perfetto rappresentante delle “seconde generazioni”. E proprio le “seconde generazioni” sono al centro di La voliera – progetto cinematografico che racconta l’incapacità di un padre di comprendere e accettare la relazione della figlia con un ragazzo – con cui Bagya Lankapura si è aggiudicato il Premio Mutti – AMM 2018. Il premio dedicato ai registi migranti attivi in Italia è giunto al 10° anno grazie all’impegno dell’Associazione Amici di Giana, della Cineteca di Bologna, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Progetto MigrArti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Pianoterra e di Alce Nero.

La proclamazione del 10° Premio Mutti – AMM, grazie al quale Bagya Lankapura riceverà 18mila euro per la realizzazione del film La voliera, si terrà domenica 2 settembre, alle ore 16.30, in Sala Pasinetti. Al termine della premiazione, ci sarà la proiezione del film Una casa sulle nuvole di Sohelia Mohebi, vincitrice del Premio Mutti 2016.

il Premio Mutti – AMM sostiene la realizzazione di opere cinematografiche di registi stranieri provenienti da Asia, Africa, Est Europa, Balcani,America Latina e Medio Oriente, residenti in Italia da almeno 12 mesi, che si ispirano ad una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità culturale e dell’inclusione sociale. Obiettivo del premio è sostenere la produzione di cineasti migranti e stimolare una comunicazione interculturale concreta e aperta su tematiche sociali rilevanti, valorizzando la conoscenza e la diffusione di altre espressioni culturali ormai massicciamente presenti sul nostro territorio, grazie alle corpose comunità provenienti da questi paesi del mondo.

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