Dieci anni, cento film distribuiti ed accessibili a tutto il pubblico europeo, il Premio Lux compie la sua prima decade e ha festeggiato ieri l’evento al Parlamento Ue alla presenza dei registi Kean Loach, Andrea Segre e Celine Shammah.
“Grazie al Premio Lux – ha affermato Silvia Costa, eurodeputata e presidente della Commissione Cultura dell’eurocamera – molte cinema tografie indipendenti e i loro giovani autori hanno raggiunto pubblici di altri Paesi. Il Premio ha valorizzato la diversità e la ricchezza della cinematografia europea, delle sue tematiche, sensibilità e linguaggi”.
“E’ il nome adatto, Lux, Luce”, ha sottolineato Loach, “il cinema deve illuminare il discorso pubblico”, anche perché, ha sottolineato, “i valori dell’illuminismo sono oggi sotto attacco ed è quindi bene dare attenzione alla luce e non all’oscurità”. Oltre che di luce, ha affermato il regista vincitore due volte a Cannes, “abbiamo bisogno anche di calore, di mostrare il calore della passione tra gli esseri umani ed anche il calore della rabbia”.
Andrea Segre, vincitore del Lux nel 2012 per Io sono Li ha voluto rendere omaggio a chi salva le sale cinema tografiche invitando gli eurodeputati a modificare le norme del gioco e della distribuzione in particolare: “Se non vengono cambiate le regole a vincere è soltanto la logica del mercato”.
I cinque finalisti sono: Animal di Sofia Exarchou; Dahomey di Mati Diop; Flow di Gints Zilbalodis; Intercepted di Oksana Karpovych; Julie Keeps Quiet di Leonardo van Dijl
Il Premio LUX è votato dal pubblico e dai membri del Parlamento Europeo, quest'anno va all'opera del tedesco İlker Çatak
L’Ufficio del Parlamento europeo organizza proiezioni gratuite da questa settimana fino a metà aprile. Il vincitore sarà scelto dal pubblico e dagli eurodeputati, la premiazione a Bruxelles il 16/4
La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha conferito il Premio LUX 2022 del pubblico europeo a Quo vadis, Aida? della regista bosniaca Jasmila Žbanić che ha lanciato un appello per la pace in Ucraina