Premio De Sica 2005

“Bastano tre battute di Ciampi per riempire le casse dell’anima del FUS”. Spettacolare e imprevedibile come al suo solito Roberto Benigni è intervenuto a sorpresa ai “Premi Vittorio De Sica per il Cinema Italiano“, consegnati stamattina al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e della moglie Franca. Al regista di La tigre e la neve è stato consegnato un premio risalente al 2001 e mai ritirato e, con sua grande sorpresa, Ciampi gli ha anche conferito il “Cavalierato di Gran Croce”, un grande fascione verde e rosso che ha dato al regista l’occasione di esibirsi in un simpatico show. Benigni infatti si è tolto la fascia, ha cercato di metterla al Presidente della Repubblica e poi ai carabinieri presenti. Come se non bastasse da sola l’effervescenza del comico toscano, alcuni divertenti equivoci hanno alimentato la “goliardia” dell’atmosfera: Gian Luigi Rondi, nel premiare Benigni anche per il suo ultimo film, ha dichiarato: “Lo premiamo per La tigre e la luna“, mentre le guardie del corpo hanno fatto alzare il premiato per il cinema straniero Kim Ki-duk, seduto vicino a Benigni, pensando che fosse un intruso. Dopo la consegna dei premi il regista si è intrattenuto a lungo con il Presidente della Repubblica e con sua moglie, che gli ha detto: “Te lo sei baciato il Presidente” e ha avuto in risposta: “Avrei avuto voglia di fare tutto con lui”.

I premi Vittorio De Sica per il Cinema Italiano sono andati a: Valeria Bruni-Tedeschi, Christian De Sica, Roberto Faenza, Angela Finocchiaro, Gianni Morandi, Vincenzo Salemme, Giovanni Veronesi e Luca Zingaretti. Il riconoscimento per il Cinema europeo è andato al regista Stephen Frears, mentre tra i premiati nella sezione Cultura figura anche lo storico del cinema Mario Verdone, padre del regista Carlo.

Carlo Azeglio Ciampi non ha fatto nel suo discorso nessun riferimento all’attualità politica, ma ha sottolineato il momento di crisi economica del cinema: “So che per molti aspetti questo è un momento di sofferenze e difficoltà, anche per il vostro settore. Nel 2005 il numero di spettatori sta diminuendo, tuttavia la quota dei film italiani è cresciuta nei primi 10 mesi dell’anno. Il cinema italiano ha ottenuto circa un milione di spettatori in più. La quota è salita dal 20 al 23%”. Il Presidente ha anche rivelato i motivi della sua passione per la settima arte, spiegando che il cinema ha accompagnato la sua generazione nell’ingresso al mondo moderno e contribuito alla rinascita della nazione dopo la tragedia della guerra, e ha accennato all’esportazione, ricordando che all’estero c’è una domanda di cinema italiano che non viene soddisfatta, e che sarebbe utile allargare anche al mondo della celluloide il modello di visita di Stato che coinvolge imprenditori e istituzioni.

Nel corso della cerimonia ufficiale sono stati ricordati anche lo sceneggiatore Age (Agenore Incrocci) recentemente scomparso, e Ugo Tognazzi, a 15 anni dalla sua morte, e sono state assegnate alcune importanti onorificenze, come la carica di Commendatore al dg Cinema Gaetano Blandini, e quella di Grande Ufficiale al regista Michele Placido, al presidente di Cinecittà Holding Carlo Fuscagni, e al Direttore Generale di Rai Fiction Agostino Saccà.

In questo trentennale dei Premi dedicati al grande regista del neorealismo, Benigni ha anche confidato ai giornalisti: “Dovrei far un film in omaggio a Vittorio De Sica, ma Ladri di biciclette non si può più fare, perché le biciclette non ci sono più”.