Premiati impegno e leggerezza di Gregoretti

"Con I nuovi angeli avevo vinto il Premio opera prima Mario Gromo. Oggi concludo la mia parabola con il premio dedicato a un altro grande critico di cinema, Pietro Bianchi” commenta il regista


Ugo Gregoretti ha ricevuto il Premio Pietro Bianchi del Sindacato nazionale Giornalisti Cinematografici e ha ricordato che il suo primo film, I nuovi angeli (1962) “aveva vinto il Premio opera prima intitolato a Mario Gromo. Oggi concludo la mia parabola con la figura di un grandissimo critico e studioso di cinema , Pietro Bianchi”. Il premio è assegnato ogni anno durante la Mostra a un grande protagonista del cinema italiano.

“Questo riconoscimento omaggia la storia e la carriera di un regista che ha fatto tutto nella vita con ironia, passione, impegno e leggerezza”, ha spiegato Laura Delli Colli, presidente del Sngci. Humour e autoironia che emergono prepotenti in Con Ugo, nel recente documentario di Gianfranco Pannone proiettato dopo la premiazione in sala Pasinetti.
“Da 4 anni parlavamo di questo lavoro, finché ci siamo decisi e gli abbiamo dedicato due giornate intense – racconta Pannone – Ugo ha realizzato una straordinaria e particolare televisione, grazie a uno sguardo altro e spiazzante, giocando con generi diversi”.
Con Ugo è il ritratto del cineasta, tra chiacchiere e una passeggiata per Roma, con Gregoretti che parla del progetto che sta scrivendo, tratto dalla sua autobiografia (‘La storia sono io’), e racconta aneddoti divertenti.

08 Settembre 2016

Venezia 73

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Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

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Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

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Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

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Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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