Più spettatori al cinema, in calo la tv

Aumenta il consumo di cinema in Italia. Come rivela l’ultimo rapporto annuale dell’Istat il numero di spettatori è passato, dal 41,4% del 1995 al 44,7% 2000.
Un incremento significativo specie se rapportato al calo dell’audience della tv: dal 96,8% di pubblico, da tre anni in su, al 93,5% nel 2000.
E al Sud si registra un vero e proprio boom del grande schermo con un aumento di pubblico pari a quasi otto punti percentuale, (dal 33,1% al 40,7%). Un dato dovuto anche all’apertura di nuove sale (31,6% contro il 26,4% al Nord) e all’aumento dei giorni di spettacolo (27,3% contro il 21,2 al Nord).
Tra le spettatrici più assidue le donne, dirigenti, imprenditrici o libere professioniste che vanno al cinema molto più degli uomini con la stessa posizione professionale (67,2 contro il 60,2%).
In crescita anche il numero di spettatori anziani: i 55/59enni sono passati dal 19,1 al 28,2 mentre i 60/64enni dal 14,9 al 17, 8.
La disaffezione per la tv è maggiore tra chi è in possesso di un titolo di studio superiore (i laureati sono infatti calati dal 94,1% al 90,8%). Diminuiscono gli spettatori del prime time (dal 74,8 al 71,8) a aumentano invece quelli della prima mattina (da 11,7 al 19,4) e dell’ora di pranzo (dal 41,9 al 46,6). E infine, nei tetti italiani compaiono sempre più antenne satellitari: dal 2,3% al 12,2%.