Pinuccio Lovero: una risata vi seppellirà

Pinuccio Lovero è un quarantenne pugliese che sin da bambino ha un solo desiderio: poter fare il becchino. Nel corso della primavera estate 2007 Lovero ha potuto realizzare il suo sogno: è stato assunto come guardiano del cimitero di Mariotto, frazione di Bitonto. Questa la storia raccontata da Pippo Mezzapesa nel documentario Sogno di una morte di mezza estate, che nel 2007 andò al Festival di Venezia e portò Pinuccio alla ribalta rendendolo una celebrità televisiva. Tutti volevano conoscere la sua storia. Bonolis, Frizzi, Magalli… Un sogno durato una breve stagione.  

Il 15 maggio Pinuccio torna in campo, con Pinuccio Lovero – Yes, I can!, ancora diretto da Mezzapesa e distribuito da Microcinema. Stavolta si dà alla politica: anche lui come Renzi e Obama vuole dire ‘Basta’ alla vecchia scuola per costruire un nuovo domani. Ma il suo ‘campo’ è il campo santo… E il suo ‘domani’ è la cura del luogo dove si riposa… per sempre! Pinuccio Lovero la campagna elettorale l’ha fatta sul serio candidandosi veramente come sindaco di Bitonto, con lo slogan “Pensa al tuo domani!” e un programma squisitamente “cimiteriale”: più loculi e ossari per tutti, nuove fontane per i fiori, panchine per gli anziani e bagni per i disabili. Vestito da becchino, Pinuccio campeggia sui manifesti del paese.  

Rispetto alla prima volta, cambia il linguaggio. Stavolta non è un documentario, ma una commedia, già presentata con successo al Festival di Roma. “Pinuccio è una lente d’ingrandimento sulla realtà di un microcosmo – racconta il regista –  che in fondo ha le  stesse dinamiche del macrocosmo. Uno sguardo grottesco e sincero su un mondo alla deriva, in cui spesso l’apparenza offusca il contenuto. Un’analisi di una società in cui la televisione detta legge,  in cui la politica ormai non punta più su programmi convincenti, in cui le ideologie si confondono,  fino a deperire, in cui ognuno può ambire a pochi minuti di celebrità. “Perché tu possa riposare in pace, al consiglio comunale vota e fai votare Pinuccio Lovero!”