PICCOLI PREMI STRANIERI

I film italiani premiati all’estero crescono rapidamente, dai 30 nel 1997 agli oltre 60 nel 2000 e non si tratta, come dice qualcuno, di premi irrilevanti. Due esempi: dopo la recente vittoria di Sangue vivo di Edoardo Winspeare al Festival di San Sebastian, Un amore di Gianluca Maria Tavarelli con Fabrizio Gifuni e Lorenza Indovina ha vinto la distribuzione in un mercato blindato come quello tedesco.
A decretare il successo dell’opera seconda del giovane autore torinese (la terza, Qui non è il paradiso, è uscita quest’anno) è stato il pubblico di 16 città della Germania. Paese dove da tre anni l’associazione Made in Italy, guidata da Francesco Bono, Franco Montini e Piero Spila, porta “Cinema!” una rassegna itinerante che propone al pubblico tedesco 7 film nostrani di recente produzione.
I titoli di quest’anno, oltre al citato Un amore, erano Radiofreccia di Luciano Ligabue, Autunno di Nina Di Majo, Rose e pistole di Carla Apuzzo, Il tempo dell’amore di Giacomo Campiotti, Giorni dispari di Dominick Tambasco, Metronotte di Francesco Calogero.
Oltre ad assolvere il non facile e meritevole compito di promuovere il cinema italiano in un paese dominato da Hollywood, l’iniziativa ha il merito di aver raggiunto, con l’edizione 2000, un accordo con la società tedesca Kairos-Filmverleih per la distribuzione, in Germania, del film vincitore.
“La cosa più bella, prima ancora di ricevere un premio – ha detto Tavarelli a Monaco, città dove si è conclusa la rassegna – è quella di vedere il proprio film circolare nelle sale”.
In Germania Un amore uscirà in primavera, in versione originale con sottotitoli tedeschi (un’eccezione, visto che in Germania come in Italia i film vengono doppiati). Cinque copie per partire, poi si vedrà.