Più passa il tempo più Oppenheimer di Christopher Nolan aumenta le sue possibilità di celebrare la cerimonia degli Oscar del 10 marzo con il premio più ambito, quello di Miglior film. Il biopic sul padre della bomba atomica ha portato a casa ieri il premio per il miglior film dei PGA Awards, i riconoscimentti assegnati dall’associazione dei produttori di Hollywood dopo aver conquistato sabato notte quello per il miglior cast del sindacato degli attori ed aver vinto anche due settimane fa la corona del miglior regista della Directors Guild Award.
Con la vittoria di ieri notte Oppenheimer è diventato l’undicesimo film a vincere la statuetta della Producers, Directors and Screen Actors Guild, rafforzando in tal modo il suo status di frontrunner in vista della notte degli Oscar. Dei precedenti dieci film vincitori dei tre premi – tra questi No Country for Old Men, Argo, e poi Coda ed Everything Everywhere All at Once – solo Apollo 13 non era arrivato a vincere l’Oscar. Spider-Man: Across the Spider-Verse, che lo scorso fine settimana aveva vinto sette premi agli Annie Awards che celebrano i migliori cartoni animati, ha conquistato il premio della Pga per il miglior film di animazione, mentre American Symphony di Matthew Heineman ha vinto come miglior documentario: una scelta che ha sorpreso, alla luce dell’esclusione del film sul musicista Jon Batiste e la moglie malata di leucemia dalla cinquina degli Oscar. Sul fronte della tv è stata la notte di The Bear, la serie di Hulu con Jeremy Allen White che già aveva trionfato agli Emmy e ai Sag, di Beef (su Netflix) e di Succession (Hbo). A Martin Scorsese, candidato per Killers of the Flower Moon, è andato il premio alla carriera.
Hans Zimmer ha conquistato il suo quinto Grammy, mentre Bradley Cooper il suo terzo, grazie al premio Miglior raccolta di colonna sonora vinto da Maestro
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