Pesaro, Ecce Nanni


E’ dedicato in gran parte al cinema italiano il 48° Pesaro Film Festival 25 giugno/2 luglio(CinecittàNews è media partner) con un Focus sul documentario, terreno di sperimentazione di molti nostri registi, e con una retrospettiva dedicata all’opera di Nanni Moretti, come sottolinea il direttore Giovanni Spagnoletti. Il regista interverrà al festival sabato 30 giugno, in un incontro-intervista con Bruno Torri e Vito Zagarrio (curatore della retrospettiva) presentando, inoltre, la proiezione de Il Caimano “in piazza”.
L’Evento Speciale sul cinema italiano con protagonista Moretti è organizzato con Istituto Luce Cinecittà e CSC-Cineteca. La retrospettiva includerà anche tutti i primi lavori cinematografici girati in Super 8 come i mediometraggi La sconfitta, Paté de bourgeois, Come parli frate? e, naturalmente, l’esordio Io sono un autarchico. Il tutto accompagnato da un volume monografico con i contributi di critici, storici e saggisti di varie generazioni, curato da Zagarrio. 

Il Focus sul documentario italiano si compone di 19 titoli che raccontano l’Italia politica e sociale. Si tratta di: Giallo a Milano di Sergio Basso, Grandi speranze di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, Come un uomo sulla terra di Andrea Segre e Dagmawi Yimer, Palazzo delle Aquile di Savona, Porto e Sparatore, Ferrhotel di Mariangela Barbanente, Land of Joy di Laura Lazzarin, A Nord Est di Milo Adami e Luca Scivoletto, Scuolamedia di Marco Santarelli, Thyssenkrupp Blues di Pietro Balla e Monica Repetto, il documentario collettivo Milano 55,1, Ju Tarramutu di Paolo Pisanelli, Armando e la politica di Chiara Malta, Scorie in libertà di Gianfranco Pannone, Il passaggio della linea di Pietro Marcello, Predappio in luce Marco Bertozzi, Cadenza d’inganno di Leonardo Di Costanzo, Magog (o Epifania del barbagianni) di Luca Ferri, Noi dobbiamo deciderci e In attesa dell’avvento di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato.
Tutti gli autori dei documentari scelti saranno invitati a presentare i loro lavori e la Mostra produrrà un doc sul doc (in collaborazione con l’Università Roma Tre) con le interviste e i contributi filmici di tutti i cineasti che partecipano alla retrospettiva.

 

Al Concorso partecipano 7 film, tra cui Un consiglio a Dio, prodotto da Gianluca Arcopinto e diretto da Sandro Dionisio che, con stile insieme crudo e poetico, narra la storia di un moderno Caronte e dei “viaggi della speranza”. Gli altri titoli sono: Tokyo Playboy Club del giapponese Yosuke Okuda, Sin maysar fon tok ma proi proi del thailandese Wichanon Somumjarn, La Jubilada del cileno Jairo Boisier Olvale, Unten Mitte Kinn del tedesco Nicolas Wackerbarth, Sharqiya dell’israeliano di Ami Livne, Djeca della bosniaca Aida Begic. La giuria del Concorso è composta dalla regista Antonietta De Lillo, l’attrice Francesca Inaudi e dal critico Boris Sollazzo.

Otto le proiezioni serali, in anteprima e a “cielo aperto”, nella piazza principale di Pesaro. Ad inaugurare il ciclo sarà il film d’apertura del festival, il toccante Barbara di Christian Petzold, già vincitore dell’Orso d’Argento a Berlino e nominato a ben otto premi Lola (gli Oscar tedeschi).
La Mostra di Pesaro celebra poi il cinquantenario del manifesto di Oberhausen, evento cui si fa risalire la storia e la rinascita del nuovo cinema tedesco, con una ricca selezione di cortometraggi e lungometraggi dell’epoca tra i quali spiccano i lavori di autori come Kluge, Reitz, Herzog e Jean-Marie Straub.

Due gli Eventi speciali. Il primo evento, dedicato allo storico e critico cinematografico Silvano Cavatorta scomparso nel marzo dello scorso anno, è la proiezione del documentario-omaggio Ciao Silvano! realizzato da Tekla Taidelli. Il secondo evento è la proiezione del film collettivo, o “film partecipato”, Il pranzo di Natale, nato da un’idea della regista Antonietta De Lillo.

Con il titolo “Come fare un documentario e sopravvivere felici”, il festival promuove un workshop curato da Gianfranco Pannone con l’obiettivo di far sperimentare ai partecipanti l’intero processo di realizzazione di un documentario, dalla sua ideazione all’editing. Sarà invece dedicato all’animazione il workshop dell’illustratore marchigiano Simone Massi, David di Donatello per il miglior cortometraggio, di cui la Mostra, in collaborazione con la Cineteca Italiana, presenterà tutti i suoi lavori d’animazione.

Quattro serate, round midnight, a Palazzo Gradari, tra cui un intero programma di video arte, diviso in una “personale” del documentarista italo-brasiliano César Meneghetti e una selezione dei lavori del collettivo milanese Alterazioni Video. Continua inoltre la collaborazione con il Festival Internazionale Signes de Nuit di Parigi del quale vengono presentati sei lavori.

La Mostra, dopo il viaggio nel cinema d’autore russo dell’ultimo decennio, propone al cinema Astra un ciclo di cortometraggi di giovani registe russe a cui si aggiunge la commedia musicale di Sergej Loban Chapiteau Show.
Una selezione delle varie sezioni del Festival – che da quasi 50 anni vive nonostante le attuali difficoltà economiche e grazie all’impegno delle amministrazioni locali rappresentate da Matteo Ricc (Provincia di Pesaro), Gloriana Gambini (Comune di Pesaro) e Ivana Iachetti (Regione Marche) – verrà presentata a Roma nel mese di luglio all’arena di Piazza Vittorio, in collaborazione con ANEC Lazio.

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