Torna per la sua nona edizione, dal 30 settembre all’8 ottobre, il PerSo – Perugia Social Film Festival – evento internazionale dedicato al cinema documentario che, nel giro di pochi anni, si è ritagliato un posto importante nel panorama dei festival cinematografici italiani.
Tante le questioni al centro dei film in concorso: tematiche sociali, geopolitica, crisi climatica, migrazioni e diritti, la vita delle persone e degli ecosistemi a diverse latitudini e prospettive.
Una selezione ufficiale che vede lavori provenienti da 27 Paesi. Differente. non indifferente, è il claim che riassume lo spirito del festival che vedrà coinvolte le tre storiche sale cinematografiche della città di Perugia e numerose altre location per nove giorni di programmazione ad ingresso gratuito, con tre categorie di concorso, 56 titoli nazionali e internazionali dei quali 11 anteprime italiane.
Inoltre, la seconda edizione della sezione dedicata alle opere in Realtà Virtuale a tematica sociale (PerSo nella VR), una mostra fotografia dedicata a Cecilia Mangini e Pier Paolo Pasolini, la residenza di sviluppo creativo Itineranze DOC, proiezioni ed incontri con gli autori al carcere di Perugia-Capanne e percorsi di formazione per due giurie che coinvolgono oltre 60 studenti delle scuole e università perugine.
Un evento capace di coinvolgere un’intera città (10 location nel centro di Perugia), comprese strutture, persone e “pezzi” di comunità non sempre integrate. Tra essi la giuria composta dai detenuti della Casa circondariale di Perugia-Capanne e le giurie degli studenti.
È stata presentata a Roma, presso Casa Argentina (sede dell’Ambasciata Argentina in Italia), l’edizione 2023 (dal 30 settembre all’8 ottobre + due anteprime) del PerSo – Perugia Social Film Festival.
Alla presentazione sono intervenuti Alberto Pasquale, direttore Umbria Film Commission, che ha parlato del valore del festival, ampiamente percepito sul territorio umbro e ormai a livello nazionale, visti i rapporti, le partnership e le collaborazioni che il PerSo mette in campo. Un evento capace di mettere l’Umbria e Perugia in connessione con il mondo. “Inoltre – ha aggiunto – come Umbria Film Commission realizzeremo un workshop su realtà virtuale e linguaggio documentario. Un’iniziativa di formazione gratuita rivolta ai professionisti”.
Stefano Rulli, presidente della Fondazione La Città del Sole – Onlus, tra i fondatori del festival, ha raccontato l’esigenza percepita ormai dieci anni fa, quando il festival presentava la sua prima edizione non competitiva, del sociale di raccontarsi. “Oggi, grazie al lavoro di Ferretti e Piperno e di tutte e tutti gli altri, siamo diventati un punto di riferimento. Tra le prerogative del festival, oltre quello di mostrare cinema internazionale di livello, c’è anche quello di contribuire alla formazione e alla promozione dei giovani cineasti con il progetto Itineranze e con le masterclass che proponiamo”.
Alla conferna stampa è interventuo anche Daniele Corvi, CDA Umbria Film Commission. Come hanno spiegato Giovanni Piperno e Luca Ferretti: “Il social che portiamo nel nome, che comunque emerge sempre dietro alle storie dei nostri protagonisti, non è una gabbia per individuare i temi dei film da selezionare, che scegliamo soprattutto in base alle loro qualità cinematografiche, ma uno stimolo per coinvolgere nel festival ogni anno più cittadini possibili, anche tra i più svantaggiati: detenuti, migranti, studenti liceali ed universitari, utenti dei servizi psichiatrici. Anche quest’anno, con la IX edizione riportiamo le persone a guardare e ascoltare storie nelle diverse e preziose sale d’essai della città, ma anche con dei visori VR, attenti al cinema che cambia”.
La Giuria dell’Award 2023 è composta da Ivan Guarnizo, regista colombiano autore di Del Otro Lado, film pluripremiato e miglior film internazionale al PerSo 2022; Alessia Brandoni, critica e programmatrice cinematografica; Giacomo Ravesi, docente universitario e curatore. Roland Sejko, regista, guida la giuria degli studenti che assegna il premio al miglior film italiano.
Tra i tanti i titoli arrivati da ogni parte del mondo selezionati dalla direzione artistica di Giovanni Piperno e Luca Ferretti, molti sono caratterizzati dall’uso creativo dei materiali d’archivio pubblici o privati, una scelta espressiva sempre più utilizzata nel cinema del reale negli ultimi anni. Tra gli altri Radiograph of a family, di Firouzeh Khosrovani, che sarà l’occasione per un focus sulle cineaste iraniane a poco più di un anno dalla morte della studentessa Maha Amini; Mudos Testigos di Jerónimo Atehortúa Arteaga e Luis Ospina, originale rilettura della storia colombiana attraverso frammenti dei rari film muti prodotti nel paese sudamericano; Sur nos monts di Mateo Ybarra, interamente composto da video realizzati per i social da giovani svizzeri nel periodo della leva. Le due opere presentate nella categoria Masterpiece, The Fire Within di Werner Herzog e e 1970 di Tomasz Wolski.
Per approfondire questi percorsi Armando Andria, Alessia Brandoni e Fabrizio Croce terranno una masterclass intitolata ‘Pratiche d’archivio nel cinema contemporaneo’; e la retrospettiva di quest’anno è dedicata a Pietro Marcello, che, fin da La bocca del Lupo (2009), ha sperimentato l’uso poetico dei materiali di repertorio nei suoi film.
I NUMERI
Una città, 3 sale cinematografiche, 10 location, 11 giorni di programmazione ad ingresso gratuito, 3 categorie di concorso, 56 titoli nazionali e internazionali, 11 anteprime italiane, 1 mostra fotografica, 1 live performance artistica, 2 masterclass, 1 residenza artistica, eventi speciali e oltre 40 ospiti in sala negli incontri con il pubblico.
EVENTI SPECIALI
Realtà virtuale
Dal 4 al 7 ottobre la rassegna dedicata alla VR e il workshop per professionisti, promosso dall’Umbria Film Commission. Realtà virtuale e cinema sociale. Un connubio ormai esplorato da tanti cineasti e a diverse latitudini. Una tecnologia, quella della VR, che concede agli autori la possibilità di sperimentare punti di vista, percorsi e narrazioni da prospettive diverse e che consente al pubblico di conoscere e appassionarsi a storie, ambientazioni e visioni immersive. Il PerSo – Perugia Social Film Festival, 9^ edizione del concorso internazionale di cinema del reale, in programma a Perugia dal 30 settembre all’8 ottobre 2023, propone la seconda edizione della rassegna dedicata alla VR. Sono 7 i titoli internazionali di recente produzione che saranno proiettati presso la Sala Binni, a Porta Sole, selezionati dalla curatrice della sezione Valentina Noya, con la collaborazione con Diversion Cinema, agenzia francese tra i principali player europei del mercato VR. Si affianca alla rassegna un percorso di formazione dedicato ai professionisti: 4 giorni di workshop di produzione in Realtà Virtuale e 360°, promosso da Umbria Film Commission e curato dal PerSo Film Festival. Docenza affidata a Stefano Sburlati, filmmaker e artista digitale, fondatore della Motion Pixel Video.
Pietro Marcello retrospettiva e incontro con il regista
Sabato 7 ottobre Pietro Marcello ha sempre praticato sia il documentario che il cinema di finzione, ma con la sua filmografia queste etichette rischiano di essere riduttive: questa alternanza la possiamo trovare anche all’interno di uno stesso film. Marcello nei suoi lavori ha infatti sempre cercato di sperimentare nuovi linguaggi: mettendo in scena la realtà, utilizzando i materiali d’archivio in forma narrativa o poetica, giocando con le epoche. La retrospettiva propone tre film esemplari dei primi venti anni di attività̀ del regista: Il passaggio della linea (Italia, 2007, 60′); La bocca del lupo (Italia, 2009, 68′); Le vele scarlatte (Italia, 2022,100′). Sabato 7 Ottobre al cinema Postmodernissimo sono in programma i tre film e alle 19 la masterclass con Pietro Marcello.
Omaggio a Cecilia Mangini
Mostra e proiezioni al MANU Mostra P. P. Pasolini, Sette scatti / Volti del XX secolo a Indigo Art gallery. Proiezione di tre cortometraggi di Cecilia Mangini al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. Dal 28 settembre al 29 novembre, Indigo Art gallery, in via Oberdan, nel centro di Perugia, ospita P. P. Pasolini, Sette scatti / Volti del XX secolo di Cecilia Mangini. Inaugurazione: giovedì̀ 28 settembre, ore 19, con Paolo Pisanelli, curatore della mostra, e Francesco Maggiore, curatore del progetto di allestimento. Tra il febbraio e il marzo del 1958, mentre si accinge a girare il suo documentario d’esordio, Ignoti alla città, Cecilia Mangini incontra Pier Paolo Pasolini e lo fotografa in giro per il quartiere di Monteverde Nuovo e la limitrofa borgata Donna Olimpia, a Roma. Da quel servizio di sedici riprese Cecilia seleziona, sui provini a contatto, sette immagini. Nella versione presentata a Perugia la mostra include una selezione di Volti del XX secolo (di cui i sette scatti fanno parte) e una serie di documenti manoscritti e dattiloscritti, di provini, e il cortometraggio PPP l’apertura al mondo di Paolo Pisanelli. Lo stesso giorno, giovedì 28 settembre, alle 17.30, al MANU (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria) in programma le proiezioni di Ignoti alla città (Italia, 1958, 11’). La vita di un gruppo di ragazzi di borgata romani fra litigi, spensieratezza, rassegnazione e cinismo. Stendalì suonano ancora (Italia, 1960, 11’). Uno degli ultimi esempi dell’antichissimo rito di lamentazione funebre che sopravviveva ancora, all’epoca, in questo lembo meridionale della Puglia. La canta delle marane (Italia, 1961,11’). Ispirato a Ragazzi di vita, storie di ragazzi della periferia romana che si ritrovano d’estate nella marrana, fra giochi, botte e tuffi proibiti. Cecilia Mangini (Mola di Bari, 1927- Roma, 2021) è stata cineasta, documentarista e fotografa, da sempre attenta ai temi della marginalità̀, del lavoro, dell’immigrazione e delle ingiustizie sociali. Autrice di lungometraggi e oltre 40 cortometraggi, in parte insieme al marito Lino Del Fra.
I TITOLI DEL CONCORSO PRINCIPALE (PERSO AWARD)
Anxious in Beirut di Zakaria Jaber (Libano | 2023 | 93 min). I drammatici eventi degli ultimi cinque anni della capitale libanese, attraverso la vita quotidiana del regista e del suo gruppo di amici. Miglior Film al Shanghai International Film Festival 2023. Anteprima europea.
Five dreamers and a horse di Aren Malakyan e Vahagn Khachatryan (Armenia, Germania, Svizzera, Danimarca, Georgia | 2022 | 80 min). Con umorismo affettuoso il regista ritrae cinque armeni di diverse generazioni che sognano nuove vite, anche per allontanarsi dalla minacciosa quotidianità̀ di una piccola nazione da anni sull’orlo di una guerra civile. Anteprima italiana.
Knit’s island di Ekiem Barbier, Guilhem Causse e Quentin L’helgoualc’h (Francia | 2023 | 95 min). Sotto le sembianze di avatar, una troupe cinematografica entra in un videogioco online e prende contatto con la “gente del posto”, scopre le loro storie, paure e aspirazioni.
Mudos testigos di Jerónimo Atehortúa Arteaga e Luis Ospina (Colombia | 2022 | 78 min). Con gli unici brani del cinema muto colombiano sopravvissuti, gli autori ricostruiscono un nuovo melodramma: non solo però una storia d’amore, ma anche una storia politica del continente sudamericano. Opera postuma di Luis Ospina, uno dei registi più influenti della tradizione documentaristica latinoamericana. Coregia del produttore e critico cinematografico Jerónimo Atehortua. Premiere mondiale al IFF di Rotterdam 2023. Anteprima italiana.
Rua aurora. Refugio de todos os mundos di Camilo Cavalcante (Brasile | 2023 | 94 min). Attraverso i racconti dei suoi abitanti, una strada della megalopoli brasiliana di San Paolo diventa un carotaggio della condizione umana contemporanea. Tra i film di Camilo Cavalcante i pluripremiati King Kong en Asunción (2021) e História da eternidade (2014). Anteprima italiana.
Sur nos monts di Mateo Ybarra (Svizzera | 2022 | 54 min). Un film interamente composto da video realizzati dai ragazzi svizzeri in periodo di leva che, nonostante provengano da una delle nazioni più democratiche del mondo, evidenziano a pieno la follia tutta umana dell’idea della guerra. Anteprima italiana.
The invention of the other di Bruno Jorge (Brasile | 2022 | 144 min). Nel 2019, il governo brasiliano coordina la più grande e rischiosa spedizione degli ultimi decenni in Amazzonia, alla ricerca di un gruppo di indigeni di etnia Korubos dati ormai per dispersi, guidata da Bruno Pereira, esperto nella protezione delle culture native brasiliane, ucciso pochi mesi dopo le riprese. Bruno Jorge è autore del pluripremiato Piripkura (2017, Human Rights prize a IDFA, miglior film ai Festival di Rio de Janeiro IFF, Docville e Cartagena). Miglior film al Brasilia Film Festival 2022 a Docville FF 2023. Anteprima italiana.
Working the woods di Lola Peuch (Francia | 2022 | 45 min) La storia di un famoso parco parigino si intreccia con le esistenze di tre trans che in quel luogo lavorano. Con tocco delicato ed ironico la regista mescola la voglia di vita e la bellezza anomala delle protagoniste con quella della natura che le circonda. Anteprima internazionale.
LE ANTEPRIME ITALIANE NELLE ALTRE SEZIONI DEL FESTIVAL (PERSO SHORT)
Palermo 12 Giugno di Gianfranco Piazza (Italia | 2022 | 30 min). Tra passione e delusione i palermitani assistono a due eventi il 12 giugno 2022: le elezioni comunali e la finale per il possibile ritorno in serie B della loro squadra di calcio.
March 8, 2020: A Memoir di Fırat Yücel (Turchia, Olanda | 2023 | 15 min). Due voci commentano ciò che passa sullo schermo: immagini-cartolina di Istanbul. E a partire da qui riflettono su come il turismo sia usato come strumento per nascondere il dissenso.
The Hidden Gesture. War and Melodrama in Hollywood’s 30s and 40s di Dana Najlis (Argentina | 2023 | 5 min). Un film di montaggio tra Eros e Thanatos in cui – attingendo da melò e film di guerra della Hollywood classica – si “catturano” gesti e piccoli movimenti di corpi di attori e attrici.
Vuelta a Riaño di Miriam Martín (Spagna | 2023 | 15 min). Negli anni 80’ in Spagna la costruzione di una diga seppellì la cittadina di Riaño. Oggi ci passano sopra i ciclisti per una tappa della Vuelta. Ma il passato torna sempre a galla.
I TITOLI DEL CONCORSO PERSO CINEMA ITALIANO
La sezione di concorso PerSo Cinema Italiano raccoglie alcune delle migliori produzione di cinema del reale nazionale dell’anno, con particolare attenzione ai nuovi autori e alle produzioni indipendenti. 7 i film selezionati:
Casablanca di Adriano Valerio (Francia/Italia, 2023, 63′)
Il Ciliegio di Rinaldo di Alessandro Azzarito (Italia, 2022, 69’)
La Giunta di Alessandro Scippa (Italia, 2022, 78’)
Il momento di passaggio di Chiara Marotta (Italia, 2021, 68’)
Il paese delle persone integre di Christian Carmosino Mereu (Italia/Burkina Faso, 2022, 107’)
Stonebreakers di Valerio Ciriaci (Italia, 2022, 70’)
La timidezza delle Chiome di Valentina Bertani (Italia/Israele, 2022, 96’).
Il PerSo – Perugia Social Film Festival è organizzato da Realmente Aps, in collaborazione con Fondazione La Città del Sole – Onlus, con il sostegno di MiC – D.G. Cinema, Regione Umbria, Fondazione Perugia, Comune di Perugia. Con il Patrocinio di MAECI – Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e di Umbria Film Commission. Collaborano all’organizzazione: Università degli Studi di Perugia, MANU – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, ABA – Accademia delle Belle Arti, Indigo Art Gallery, Diversion Cinema, Associazione RARA.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis