“L’Iran verso l’oro” così il Corriere della Sera titola la rubrica quotidiana di Tullio Kezich, che scrive: “Confesso che ero già sul punto di consegnare idealmente il massimo trofeo a Ken Loach per Paul, Mick e gli altri, quando ho visto il film Il voto è segreto di Babak Payami. E mi sono detto: no, a meno di sorprese ulterori, il mio candidato è questo”. Ma Kezich è l’unico a candidare la pellicola iraniana che Lietta Tornabuoni, su la Stampa, liquida con una battuta “film interessante”. Per Fabio Ferzetti, su Il Messaggero, “Payami sa alleggerire abilmente la sua favola filosofico-politica lavorando sui paesaggi, sui silenzi, sulla colonna sonora”. Su l’Unità Dario Zonta scrive: “una commedia dell’assurdo semplice e minimale, Il voto è segreto dimostra come è possibile raccontare storie senza cadere nel tranello della falsa mistificazione critica o dell’esoterismo retorico…”. Roberto Nepoti su la Repubblica parla invece di “un’interessante coproduzione a molti partner dove la vena allegorica giunge a evocare, in un paio di scene, il cinema di Federico Fellini”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk