Paul Schrader: non più ostaggio di Lindsay

“Oggi sono un uomo libero. Negli ultimi 16 mesi sono stato prigioniero di un’attrice di grande talento, temeraria. Lindsay Lohan doveva essere qui a Lido, il suo comportamento è inqualificabile"


VENEZIA. “Oggi sono un uomo libero. Negli ultimi 16 mesi sono stato ostaggio di un’attrice di grande talento. Doveva essere qui, ma il suo comportamento è inqualificabile. Non risponderò a domande sulla vita privata di Lindsay Lohan, parlerò solo del suo lavoro di attrice”. Dopo il forfait veneziano della bad girl, segnata da vicende di droga e alcol, da carcere e condanne, mette subito le mani avanti il regista Paul Schrader, presidente della giuria di Orizzonti, che alla Mostra ha portato fuori Concorso The Canyons noir erotico, sceneggiato da Bret Easton Ellis, accolto tiepidamente in sala.

La vicenda narrata ruota intorno al mondo del cinema di Los Angeles e ad alcuni giovani ossessionati dal successo, dal sesso, e dall’ambizione. Il film prende le mosse dalla relazione malata tra Tara una giovane aspirante attrice (Lindsay Lohan) e Christian (James Deen) un produttore, ricco grazie al denaro del padre. Lui controlla lei ossessivamente, fino a trovare partner o coppie per serate ad alto consumo erotico. Tutto si complica tra loro quando nella vita di Tara ricompare Ryan (Nolan Funk), un suo ex ancora innamorato nonostante abbia una nuova fidanzata, Gina (Amanda Brooks). Ryan sta per debuttare come attore in un film prodotto proprio da Christian, ma tutto diventa terribilmente complicato.

“Quando ho scelto gli attori, così ho descritto il film che avrebbero interpretato: un gruppo di persone sono in coda al cinema, solo che la sala chiude e loro restano comunque in fila perché non sanno dove andare”, dice Schrader. L’intenzione dello scrittore e sceneggiatore Bret Easton Ellis era di aggiornare il noir ambientato a Los Angeles, un luogo che ha a che fare con il mondo del cinema e i personaggi del film ne stanno ai margini. “Sono persone fredde e senza emozioni, si sono intrappolate da sole, e da loro proviene il senso di inquietudine che emana il film”.

Se la Lohan pubblica ha deluso Schrader, non altrettanto si può dire della sua interpretazione. “E’ un’attrice temeraria, che ha difficoltà a fingere e per arrivare a questo momento esaurisce se stessa e le persone intorno. E’ al suo primo ruolo drammatico, dopo tanta commedia romantica”. E per il regista il momento migliore della sua prova è quando comincia a capire chi sia veramente Christian.

Per James Deen, star dell’industria del porno al suo esordio in un film drammatico, “è stata una grande occasione per imparare tutti gli aspetti di un personaggio. I film per soli adulti non sviluppano certo il personaggio”. La sua camminata ricorda quella di Richard Gere in American gigolò, ma questa è l’unica somiglianza.
Ad aprire il film è una serie di immagini di sale cinematografiche chiuse e abbandonate da tempo. “The Canyons è un film per l’era post cinema, un film realizzato per il consumo in DVD e su altre piattaforme, perché le sale chiuderanno, è in atto un cambiamento strutturale nel mondo del cinema”, avverte il regista.

Il film è costato solo 150mila dollari. Attraverso i social media Schrader ha trovato i finanziamenti, così come quasi tutti gli interpreti, dopo 270 provini grazie alla rete. Tenille Houston, nel film è Cynthia, ricorda di aver fatto l’audizione inviando on line il suo video e di avere avuto l’opportunità, sempre grazie alla Rete, i video delle altre attrici.

“Non abbiamo pagato i costumi e il make up. Ma non ci sarà un seconda esperienza come questa, perché sentirei il peso dell’assenza di denaro”, conclude il regista. The Canyons uscirà in Italia distribuito da Adler nel 2014.

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