Agli inizi di luglio 1940 Pier Paolo Pasolini, diciottenne studente di Lettere all’Università di Bologna, si reca a visitare la XXII edizione della Biennale d’Arte di Venezia, anno XVIII dell’Era Fascista. Alla 59ma Biennale inaugurata a Venezia in questi giorni al poeta e regista friulano rende un esplicito omaggio il Padiglione Italia che si trova all’Arsenale. L’installazione spettacolare dell’artista romano Gian Maria Tosatti intitolata Storia della notte e destino delle comete occupa l’intero spazio con un percorso tra pezzi reali di fabbriche dismesse, elementi che ricordano il passaggio dei lavoratori e l’approdo finale in una stanza che contiene il mare increspato su cui aleggiano delle lucciole. Sono quelle del famoso articolo di Pasolini in cui scriveva “darei tutta la Montedison per una sola lucciola”. Le lucciole qui prendono forma perché “l’arte racconta quello che la storia non può raccontare”.
A quarant'anni dalla morte del giornalista, dirigente Rai e produttore di capolavori quali Prova d’orchestra di Fellini, L’albero degli zoccoli di Olmi e La notte di San Lorenzo dei Fratelli Taviani
L'attore statunitense Willem Dafoe è il nuovo direttore artistico del settore Teatro della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026
Mercoledì 10 aprile al Cinema Rossini di Venezia la proiezione del film del 1970
Alla sua prima uscita pubblica come presidente, Pietrangelo Buttafuoco ha introdotto la presentazione dei programmi per il 2024 della Biennale di Venezia