Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), il Cinema Troisi inaugura Pasolini spettatore, una rassegna ideata dal Piccolo America, patrocinata dalla Regione Lazio e in collaborazione con la Cineteca Nazionale, che in 14 appuntamenti settimanali (dal 26 febbraio ogni sabato, alle ore 11, ingresso libero) ripercorre il rapporto del poeta, scrittore e cineasta con “i film degli altri” (per dirla col titolo di un prezioso volume curato da Tullio Kezich nel 1996 e dedicato al Pasolini critico cinematografico).
Un’occasione per scoprire alcuni degli autori più apprezzati da Pasolini: i maestri che contribuirono alla sua formazione (su tutti Chaplin, Mizoguchi e Dreyer), i “compagni di strada” – più o meno coetanei – della stessa generazione (Antonioni, Bergman, Cavani, Naldini), e i nomi più giovani, adottati e protetti (Ponzi, Bertolucci).
Da Rossellini a Paul Vecchiali a Bresson, una breve storia del cinema che si muove tra “canone” ed eresia, raccontando molto di un’epoca e altrettanto (se non di più) di Pasolini, uomo spettatore e critico militante, spesso in anticipo su tempi e gusti, talvolta accusato di “familismo”, non di rado in odore di adolescenziale disinvoltura deontologica (parola di Kezich, qualche decennio dopo si sarebbe detto “conflitto d’interessi”).
Invece, dal 27 maggio al 2 ottobre 2022 Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine), Cinemazero (Pordenone) e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (Pordenone) presentano la mostra Pier Paolo Pasolini. Sotto gli occhi del mondo, a cura di Silvia Martín Gutiérrez, promossa da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, in occasione del centenario dalla nascita del grande artista, poeta, scrittore, intellettuale e regista italiano.
Con oltre 170 ritratti inediti, rari, non visti di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Roma, 1975), l’esposizione riporta alla luce interi servizi fotografici – fino ad oggi misconosciuti – puntando soprattutto sui grandi fotografi stranieri (alcuni di eccezionale fama, come Richard Avedon, Herbert List, Henri Cartier-Bresson, Jerry Bauer, Jonas Mekas, Lütfi Özkök, Erika Rabau, Duane Michals, Philippe Koudjina, Marli Shamir e tanti altri) e sui luoghi, i momenti e gli incontri che hanno contraddistinto la vita di Pasolini, restituendone l’immagine di uomo e artista nel mondo, fissata per sempre in decine e decine di pose diverse.
La mini serie debuttava il 19 dicembre 1964, in prima serata su Rai Uno: Lina Wertmüller firma la regia delle 8 puntate in bianco e nero, dall’originale letterario di Vamba. Il progetto per il piccolo schermo vanta costumi di Piero Tosi, e musiche di Luis Bacalov e Nino Rota
Il capolavoro con Gene Wilder è uscito il 15 dicembre 1974: mezzo secolo di follia e divertimento targato Mel Brooks
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Il 10 dicembre 1954 esplode il mito popolare di Alberto Sordi, l’Albertone nazionale. È la sera della prima di Un americano a Roma