Oggi è il giorno più atteso per gli appassionati sportivi di tutto il mondo, quello in cui inizia ufficialmente la XXXIII Olimpiade. L’inaugurazione di Parigi 2024 darà il via a due settimane in cui tutte le nazioni del mondo saranno protagoniste, sfidandosi nelle competizioni più amate – come il calcio, il basket o il tennis – e in quelle più di nicchia, che arrivano agli onori della cronaca solo una volta ogni quattro anni.
Fin dalla loro rinascita ufficiale nel 1896, le Olimpiadi moderne hanno regalato tantissime storie emozionanti: imprese epiche, sogni realizzati e dolorosi fallimenti. Racconti di cui il cinema si è da sempre nutrito avidamente, sfruttando quel sentimento di unione universale incarnato nello spirito olimpico.
Se si vuole provare a raccontare questo genere di pellicole, non si può non iniziare dal film olimpico per eccellenza: Momenti di gloria, che racconta la storia vera del gruppo di atleti e universitari di Cambridge che si allenarono per partecipare alle Olimpiadi del 1924. Un racconto di amicizia e fratellanza che va oltre lo sport. Vincitore di ben quattro premi Oscar, il film diretto da Hugh Hudson verrà ricordato in particolare per la sua iconica colonna sonora, utilizzata ancora oggi, a oltre 40 anni di distanza come vero e proprio inno di ogni impresa – sportiva o no – che richieda forza d’animo e sacrifici.
Non è propriamente una storia sportiva, ma da questo elenco non poteva mancare Munich, kolossal diretto da Steven Spielberg nel 2005 che racconta uno dei fatti più gravi mai accaduti durante un’Olimpiade. Era il 5 settembre 1972 quando a Monaco 11 atleti israeliani vennero rapiti e poi uccisi da un gruppo di otto terroristi islamici. L’appassionante thriller con Eric Bana e Daniel Craig racconta principalmente ciò che accadde dopo, mettendo in scena una vendetta da parte del governo israeliano che risuona nei fatti di cui siamo testimoni ancora oggi, oltre 50 anni dopo.
La storia raccontata in Race – Il colore della vittoria è forse una delle parabole sportive più celebri e significative dello sport in senso assoluto: quella di Jesse Owens e delle sue indimenticabili Olimpiadi di Berlino nel 1936. Chi non ricorda con orgoglio e soddisfazione il fenomenale atleta afroamericano che vinse ben quattro medaglie d’oro, umiliando Hitler e il suo regime razzista? Uscito nel 2016, il film è diretto dal giamaicano Stephen Hopkins.
Visto il particolare momento storico, le affascinanti Olimpiadi di Berlino 1936 tornano spesso al cinema: come è successo per Unbroken, film diretto da Angelina Jolie che ripercorre la vita dell’eroe di guerra e atleta olimpico Louis Zamperini. Sempre ai Giochi olimpici berlinesi del ‘36 partecipò la squadra di canottaggio statunitense protagonista di Erano ragazzi in barca, l’ultimo film da regista di George Clooney. Disponibile su Prime Video dal 2023, il film è solo una delle tantissime opere audiovisive contemporanee che provano a raccontare imprese sportive di ogni tipo. Su Netflix, oltre a una serie infinita di documentari, troviamo Le nuotatrici che ci mette a conoscenza della storia della nuotatrice siriana Yusra Mardini, che ha sfruttato le sue doti atletiche per trascinare in salvo un gommone di rifugiati attraverso il Mar Egeo, prima di prepararsi a partecipare alle Olimpiadi di Rio.
Cambiando completamente genere, ricordiamo Eddie The Eagle – Il coraggio della follia, commedia con Taron Egerton e Hugh Jackman, che racconta la storia del primo saltatore con gli sci britannico a partecipare alle Olimpiadi. Lo spirito indomito di Eddie, che affrontò una delle discipline più spaventose pur di inseguire un sogno folle, richiama tanti altri film simili, ovviamente tutte commedie e, guarda caso, tutte incentrate sugli sport invernali. Del 1993 è Cool Runnings – Quattro sottozero, la vera avventura della Nazionale di bob della Giamaica che partecipò ai Giochi olimpici invernali di Calgary 1988, mentre del 2014 è La mossa del pinguino, prima regia di Claudio Amendola. Nonostante lo squinternato gruppo di aspiranti atleti di curling capitanati da Edoardo Leo non arrivi mai a qualificarsi per le Olimpiadi, il film riesce a restituire ciò che veramente si nasconde dietro il sogno olimpico: non tanto ambizione, quanto fratellanza.
Infine, usciamo totalmente dagli schemi per ricordare un film che riporta all’epoca in cui i giochi olimpici erano molto diversi: stiamo parlando di Asterix e Obelix alle Olimpiadi. Tratta dall’omonima storia a fumetti, la commedia fantasy con Gerard Depardieu è stata realizzata in occasione di Pechino 2008, omaggiando con la sua squisita comicità slapstick alcuni dei migliori atleti dell’epoca.
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