Papà è un supercriminale

“Ce ne sono sempre di due tipi – diceva un personaggio del film Unbreakable riferendosi ai cattivi dei fumetti – c’è quello muscolare, che combatte l’eroe a pugni, e poi c’è la vera minaccia, l’arcinemico intelligente e malvagio, che lo combatte con la mente”.

Il Signor Gru, protagonista del film d’animazione in 3D Cattivissimo me, in uscita con Universal il 15 ottobre, appartiene decisamente alla seconda categoria.
Antipatico e spregevole – come recita l’impareggiabile titolo originale Despicable Me – ma anche geniale e supertecnologico, Gru si è già distinto, nel buffo mondo del film dove il “criminale” è un mestiere alla stregua di qualsiasi altro, per nefandezze come furti di maxischermi e di monumenti di minore importanza.
Quando però il “rivale” Vector riesce a rubare nientemeno che la piramide di Cheope, Gru si sente messo in secondo piano. Decide allora, con l’aiuto dei suoi “minions” (buffi mostriciattoli più grotteschi che spaventosi), di progettare il più grande colpo della storia: rubare la luna.

Non è facile però, perché il “raggio restringitore” che gli serve per riuscire nell’impresa ce l’ha proprio il suo antagonista, se possibile ancora più malvagio di lui. Nei suoi goffi tentativi di sottrarre l’arma a Vector, il nostro si imbatte inoltre in tre deliziose orfanelle, e le cose si complicano ulteriormente, perché Gru comincia a capire che la vita non è fatta solo di crimini e misfatti, e che essere un papà benvoluto è forse più appagante che essere un temuto malfattore.

Si tratta del primo film Universal – in collaborazione con Illumination Entertainment – in CGI 3D, dietro alla cui progettazione c’è Chris Meledandri, già produttore de L’era glaciale e Ortone e il mondo dei Chi.
“Il soggetto iniziale alla base della storia – racconta Meledandri – mi fu spiegato per la prima volta da Sergio Pablos, che ha un piccolo studio d’animazione in Spagna. Abbiamo capito immediatamente che gli sceneggiatori, Cinco Paul e Ken Daurio, avrebbero potuto trarne una sceneggiatura. L’idea di realizzare un film d’animazione con un cattivo come protagonista è insolita e molto impegnativa. Gru alla fine del film subirà una trasformazione, resa possibile nonostante il punto iniziale del suo carattere sia estremamente antipatico”.

L’altro produttore John Cohen è rimasto colpito dal concetto secondo il quale ognuno di noi ha insita un po’ di cattiveria: “Gru offre appagamento a questo desiderio – dice – Quando sei nella fila veloce alla cassa del supermercato e il tizio davanti a te ha 25 pezzi e vorrebbe pagare con un assegno, ecco, quello sarebbe il momento giusto per usare il raggio congelante. Questa è una grande commedia su un personaggio che fa cose che ognuno di noi vorrebbe fare”.

E dietro l’abile regia di Chris Renaud e Pierre Coffin il film prende forma nell’ormai classico canovaccio che diverte i bambini senza dimenticarsi, ogni tanto, di far sghignazzare anche i genitori, e – perché no? – farli riflettere sul proprio ruolo.
Ben caratterizzato nel suo lombrosiano profilo – gambe lunghe, gobba, testa pelata e naso adunco – Gru è doppiato nella versione originale da Steve Carell, e nella nostra edizione da un convincente Max Giusti. Gli anglofoni possono inoltre godere della simpatica prestazione di Julie Andrews, ex Mary Poppins qui nello sgradevole ruolo della scostante mamma di Gru.

L’uscita sarà accompagnata, come sempre più spesso capita, da un battage multimediale aggressivo: ci saranno un videogioco per Wii, Nintendo DS, PS2 e PSP, e ben due volumi per bambini, La storia con le immagini del film e Il libro con gli adesivi, sugli scaffali già dal 5 ottobre.
Da segnalare inoltre la colonna sonora, che vede la partecipazione, nell’adattamento del tema portante ‘Tu sei’, della cantante Giorgia, e dell’insolita operazione di product placement italiano, curata da The Culture Business fanaticaboutfilms, che vede inserito il marchio Mercatone Uno in una divertente sequenza ambientata in uno dei centri commerciali della catena.