La Palma d’oro d’onore sarà consegnata all’attore francese Jean-Pierre Léaud durante la cerimonia di chiusura di domenica 22 maggio del 69° Festival di Cannes.
Jean-Pierre Léaud è parte della leggenda di Cannes. Scoperto da François Truffaut, che lo ha voluto come giovane protagonista del suo film d’esordio, I 400 colpi, Léaud ha fatto la sua prima apparizione sulla Croisette nel 1959 come estroverso e indisciplinato 14enne. La sua spontaneità era rappresentativa del vento di libertà che la Nouvelle vague francese portò al cinema.
Antoine Doinel e François Truffaut hanno continuato ad accompagnarlo in Antoine e Colette (1962), Baci rubati (1968), Non drammatizziamo… è solo questione di corna! (1970) e L’amore fugge (1979).
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi