Due sole erano le possibilità italiane per tornare da Los Angeles con un Oscar tra le mani. Purtroppo, né Alice Rohrwacher e il suo Le Pupille, candidato come Miglior Cortometraggio live action, né Aldo Signoretti, in nomination con Elvis per la categoria Trucco e Acconciatura, hanno ottenuto l’ambitissima statuetta (qui tutti i vincitori). Dante Ferretti, che di premi Oscar ne ha vinti tre (The Aviator, Sweeney Todd e Hugo Cabret), ed è parte della giura degli Academy Awards, si è detto dispiaciuto ma fiducioso: “Mi dispiace per l’Italia agli Oscar, nessun Premio, ci rifaremo il prossimo anno“, ha raccontato a Adnkronos.
“Non sono riuscito a vedere la manifestazione – rivela lo scenografo – ma mi dispiace per Steven Spielberg, avevo dato il mio voto al suo film, ‘The Fabelmans’, bellissimo. Una simbolica presenza italiana comunque c’è stata con l’omaggio a Gina Lollobrigida di cui si parlava già da settimane”.
A poche ore dalla cerimonia degli Oscar 2023, Dante Ferretti si trovava nel salotto di Che tempo che fa, dove ha raccontato al conduttore Fabio Fazio di aver votato per Spielberg ma di aver apprezzato anche Elvis di Baz Luhrmann: “ma ho proprio voluto dare il mio voto a ‘The Fabelmans'”.
Ricordando invece le proprie trionfanti conquiste, ha rivelato che dopo le prime 6 nomination senza vittoria aveva perso ogni speranza: “quasi non ci volevo più andare fino a Los Angeles. Mi sono detto: ma chi se ne frega! Pensavo che sarebbe finita come le altre volte. Alla fine sono andato solo perché ha insistito Scorsese“. E fu così che con The Aviator ottenne il primo di tre premi Oscar. Ora però, basta così: “sono già pesanti quelli che ho a casa sulle mensole ikea, sempre in un equilibrio instabile, che rischiamo continuamente di infrangersi. Forse dovrò farle rifare al più presto da un falegname”.
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