In relazione a ciò, Stahelski ha concluso un accordo con Lionsgate che lo incaricherà della direzione di entrambe le saghe, Highlander e John Wick. Il regista sarà responsabile della supervisione di entrambe le narrative e delle loro possibili ramificazioni, collaborando strettamente con Basil Iwanyk ed Erica Lee di Thunder Road.
“Sono entusiasta di coltivare la mia partnership con Lionsgate – ha detto il regista – in questa nuova veste di supervisore dell’universo di John Wick e delle sue prossime evoluzioni. John Wick ha un significato speciale per me, e continuare a guidarne la storia sarà un’esperienza straordinaria. Sono altrettanto felice di inaugurare un nuovo franchise con Highlander, un mondo ricco di storie coinvolgenti da narrare”.
Stahelski produrrà il nuovo capitolo di Highlander insieme a Neal H. Moritz e al fondo di Peter S. Davis, produttore del film originale. Lo scorso agosto, il regista aveva condiviso alcuni dettagli sul suo approccio:
“Credo che abbiamo elementi eccellenti in gioco. La sfida è che quando la tua premessa è “Ne resterà soltanto uno”, non puoi eliminare tutti fin dalla prima volta. Te lo dico sinceramente: la nostra trama coinvolge molti dei personaggi noti e altre dinamiche, ma stiamo anche introducendo elementi dalle serie TV e stiamo cercando di sviluppare un prequel, un prologo all’Adunanza, per consentire alla proprietà di crescere”.
In effetti, il primo Highlander era una pellicola indipendente non pensata per sviluppare un universo, dato che alla fine del film il protagonista diventava mortale (ma con poteri speciali) e tutti gli avversari immortali come lui erano stati eliminati. I seguiti, mai del tutto riusciti a parte forse la serie televisiva con Adrian Paul, che non a caso ignorava il problema fingendo che non ci fosse stato mai uno scontro finale, hanno dovuto sempre forzare la mitologia per poter esistere.
Non è ancora certo, in questo caso, se Cavill vestirà i panni di Connor MacLeod, ovvero lo stesso ruolo coperto da Christopher Lambert nel franchise originale, o quello di un altro immortale, ma il regista sembra incline a questa possibilità. Nel 2021, si era già accennato a Kerry Williamson (sceneggiatrice di Alex Cross – La memoria del killer, Seven Sisters) come autrice della sceneggiatura.
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