La Commissione di selezione per il film italiano da designare agli Oscar®, istituita dall’ANICA lo scorso luglio su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Simone Gattoni, Paolo Genovese, Carlo Poggioli, Cristina Priarone, Gloria Satta, Baba Richerme ha votato Notturno di Gianfranco Rosi quale film che rappresenterà l’Italia alla 93ma edizione degli Academy Awards nella selezione per la categoria “International Feature Film Award”. Il film è una produzione 21Uno Film – Stemal Entertainment con Rai Cinema, in associazione con Istituto Luce Cinecittà.
Notturno concorrerà per la shortlist che includerà i dieci film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota il 9 febbraio 2021. L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 15 marzo 2021 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar® si terrà a Los Angeles il 25 aprile 2021.
Entusiasmo per Gianfranco Rosi: “Sono molto felice – dice all’Adnkronos – e la prima cosa che voglio dire è che lo dedico a Valentina Pedicini, con un lungo abbraccio”. Così Rosi trasforma la sua candidatura in omaggio alla collega regista e sceneggiatrice appena scomparsa, a soli 42 anni. Un omaggio in nome del documentario, passione di entrambi. “Certo, la speranza c’era, e negli Usa è già iniziato da due mesi il percorso del film attraverso i festival con endorsement venuti da molte riviste di cinema statunitensi. La speranza c’era e il suo concretizzarsi è meraviglioso. La promozione del titolo sarà impegnativa e lunga, ci siamo già passati con Fuocoammare“, prosegue Rosi che sottolinea poi il peso dei doc in questa tornata di Oscar: “Altri cinque Paesi hanno candidato dei documentari all’Oscar per il miglior film straniero. Ormai il tabù sui documentari è caduto. E’ fondamentale che sia riconosciuto pienamente come cinema”.
Con questo film, realizzato in Medio Oriente, sui confini fra Siria, Iraq, Kurdistan e Libano, nel corso di tre anni, Rosi sente di “rapprentare agli Oscar l’Italia che ha ancora la lucidità di guardare a quel che succede intorno a noi, fuori dai nostri confini: nessuno parla più del Medio Oriente e quando usciremo da questo buio il Medio Oriente sarà cambiato, in peggio”.
Il ministro Dario Franceschini fa gli auguri al film di Gianfranco Rosi, “particolarmente attrezzato grazie al suo valore universale”.
Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema, dichiara: “Ancora una volta ci ritroviamo accanto in questa sfida, dopo l’entusiasmante corsa verso l’Oscar della sua opera precedente Fuocoammare, a sostenere il cinema di uno degli autori che ci è più caro per la sua particolare visione, per il suo stile e per il suo talento visivo.
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