Leonardo DiCaprio e Sylvester Stallone sono passati. I due attori, come pronosticato, sono in lizza per l’Oscar, l’uno per la performance da protagonista in The Revenant (mai nomination fu più azzeccata, dato che per gran parte del film Leo è da solo in mezzo alla neve, e regge la scena in totale autonomia), l’altro per il suo ruolo ‘di supporto’ in Creed – Nato per combattere, spin-off della serie Rocky. Per entrambi sarebbe la prima volta, in caso di eventuale premiazione, e per DiCaprio in particolare una bella soddisfazione dato che, come è risaputo, insegue la statuetta da un po’.
A far loro compagnia, nella categoria ‘leading’, troviamo Bryan Cranston per Trumbo, Eddie Redmayne per The Danish Girl (anche lui quotatissimo, in effetti, nel ruolo della prima transgender della storia), Matt Damon per The Martian (vedi il discorso fatto su per DiCaprio: solo sul pianeta rosso per la maggior parte del film, se non è un ruolo da protagonista questo), e Michael Fassbender per Steve Jobs. Nella ‘supporting’ Christian Bale (per The Big Short), Mark Ruffalo per Il caso Spotlight, Mark Rylance per Il ponte delle spie e Tom Hardy ancora per The Revenant, soluzione ideale per non dare troppe nomination a Mad Max: Fury Road, di cui è protagonista, che domina in parecchie categorie secondarie oltre alle due principali, miglior film e miglior regia.
Per i ruoli femminili: tra le protagoniste, Brie Larson per Room, Cate Blanchett per Carol, Charlotte Rampling per 45 years, Jennifer Lawrence per Joy, Saoirse Ronan per Brooklyn. Tra le non protagoniste Alicia Vikander per The Danish Girl, Jennifer Jason Leigh per The Hateful Eight, Kate Winslet per Steve Jobs, Rachel McAdams per Spotlight, Rooney Mara ancora per Carol.
Oltre al già citato Mad Max, gareggiano per miglior film lo spielberghiano Il ponte delle spie (6 nomination totali, tra cui anche sceneggiatura originale), Brooklyn, Room (la sorpresa del lotto, che ha già commosso il pubblico del Festival di Roma, nominato anche per la miglior sceneggiatura non originale) , Spotlight, The big short, The martian e The Revenant. Tutti i nominati per la miglior regia hanno diretto film nominati anche nella categoria precedente: George Miller (Mad Max), Lenny Abrahamson (Room), Tom McCarthy (Spotlight), Adam McKay (the big short), Alejandro G. Iñárritu (The Revenant).
In generale, The Revenant e Mad Max sono in testa per numero di nomination. 12 per il film di Inarritu e 10 per quello di Miller, naturalmente con molte categorie ‘tecniche’. Segue The Martian, con 7 nomination, ma senza nomination per Ridley Scott, come del resto Steven Spielberg per Il ponte delle spie e Tarantino per The Hateful Eight. Anche Star Wars: The force awakens se la cava bene sul lato tecnico (Montaggio, Colonna sonora, Montaggio sonoro, Mix sonoro, Effetti speciali). Bene Carol (oltre a quanto già detto sulle protagoniste, fotografia, costumi, colonna sonora, miglior sceneggiatura non originale). The Hateful Eight vede nominati anche Morricone per la colonna sonora, la fotografia. Si confermano per l’animazione Inside Out, il capolavoro Pixar, e l’intenso Anomalisa di Charlie Kaufman, in compagnia di O Menino e o Mundo, Shaun the Sheep e When Marnie was there.
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