NINO ROTA, AVANGUARDIA UMILE


Federico Fellini parlava di lui come “la musica”, Miklòs Ròsza (autore della splendida colonna sonora di Giungla d’asfalto) lo definì “il principe delle partiture per la Settima Arte”.
Eppure, a sentir le testimonianze di chi lo ha conosciuto, il maestro Nino Rota, nato a Milano nel 1911 da una famiglia di musicisti, conservò sempre la sua umiltà e generosità.
Fino al 1979, anno della morte, ha composto più di 150 partiture, fra opere, balletti, musica da camera, musica sacra e colonne sonore per il cinema.
E il suo nome è legato a doppio filo a quello di registi come Fellini, per cui scrisse le musiche di tutti i film da Lo sceicco bianco fino ad Amarcord, e Luchino Visconti con cui collaborò per Senso, Rocco e i suoi fratelli e Il gattopardo.
Indimenticabili anche le sue musiche per Guerra e pace di King Vidor, Filumena Marturano di Eduardo De Filippo e Il padrino di Francis Ford Coppola. E finalmente, proprio con il secondo episodio della saga della famiglia Corleone arrivò nel 1974 l’Oscar.
Ora la figura e l’arte di Rota è ricordata con il volume L’undicesima musa. Nino Rota e i suoi media, presentato questa mattina nella Sala degli Arazzi della Rai a Roma.
Edito da Rai –Eri, Cidim (Comitato nazionale italiano musica) e Amic (Archivi della musica italiana contemporanea), e curato da Veniero Rizzardi, il libro è un’indagine a tutto campo sul maestro rivisitato attraverso saggi, interviste, documenti inediti, tra cui i suoi appunti di lavoro e le lettere.
“Nino Rota è stato una delle avanguardie della cultura contemporanea. Una figura dalla straordinaria sensibilità a media diversi: dal teatro alla radio al cinema – sottolinea il curatore Rizzardi – L’obiettivo del libro è sottrarre la musica contemporanea allo specialismo del linguaggio accademico per valorizzarne le valenze comunicative”.
Roberto Calabretto, che nel volume firma un saggio sulle musiche di Senso, ricorda: “Sebbene, non compaia nei titoli di coda, la presenza di Rota nel film è tutt’altro che secondaria. Lavorò a fianco di Visconti, regista dalle eccezionali competenze musicali, come un artigiano che, a partire da musiche di repertorio di Verdi e Brukner, fece un montaggio musicale di enorme efficacia rispetto alle esigenze della narrazione filmica”.
Completano il libro un’accurata analisi filologica di Giovanni Morelli sulla colonna sonora de La dolce vita e una carrellata di Giorgio Mangini sui temi popolari usati da Rota in molti film degli anni ’50 e ’60 e, infine, un ricordo di Francesco Lombardi su Rota la radio e i dischi.
Da non perdere un’intervista a Rota del critico musicale Gideon Bachmann del 1964 in cui, tra l’altro, dichiara che il suo lavoro migliore è la musica composta per Il Gattopardo di Visconti.
In allegato un CD con arrangiamenti d’autore delle colonne sonore di 8 e ½, Roma e Il Casanova di Federico Fellini e di Waterloo diretto da Sergej Bondarciuk, nonché una ricca scelta di registrazioni inedite di musiche originali.

autore
19 Febbraio 2002

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti