NICOLETTA BRASCHI


Si chiamerà semplicemente Mi piace lavorare il prossimo film di Nicoletta Braschi. Un film senza Benigni. Un film di Francesca Comencini, girato con pochissimi soldi, per il quale gli attori non hanno preteso compensi: un film su una donna vittima di sofferenze umilianti sul posto di lavoro, il mobbing. Sarà pronto in autunno, con un cast tecnico di grande livello: Luca Bigazzi direttore della fotografia, Massimo Fiocchi montatore, Paola Comencini scenografa. La CGIL ha messo a disposizione le comparse. E lei, Nicoletta Braschi, ha messo a disposizione il suo carisma, la sua visibilità. La fatina di Pinocchio si è messa in gioco. E forse ha messo in gioco, o in moto, un nuovo capitolo della sua carriera.
Perché, diciamo la verità: ci siamo mai chiesti chi sia, veramente, Nicoletta Braschi? Chi è l’attrice che da più di quindici anni è al fianco di Roberto Benigni? E’ lei che vive alla sua ombra, o è lui, Roberto, stregato da lei? Siamo abituati a considerarla quasi una mitigatrice di fronte all’esuberanza esplosiva di Benigni, di fronte al turbinio delle parole di lui, di fronte al muoversi da burattino impazzito che Benigni ha: soprattutto quando non recita Pinocchio. Ma chi è veramente lei? E come sta funzionando il rapporto fra queste due creature così diverse?
Il test perfetto, a Giffoni Valle Piana, sopra Salerno: centinaia di adolescenti arrivati da tutto il mondo, al festival del cinema per ragazzi. E tutti intorno a lei, a chiedere, con il coraggio degli innocenti.

Nicoletta, qual è l’ultimo set da cui arriva?
Quello di Francesca Comencini. Il film è la storia di una donna che viene emarginata e umiliata al lavoro, e che decide di fare causa contro i suoi capi. Non conoscevo Francesca da prima, ma è stato un incontro straordinario, e straordinariamente felice.

Quanto ha contato l’incontro con Benigni per la sua carriera di attrice?
Quando ho incontrato Roberto, ero già stata in America a studiare recitazione, ed ero tornata in Italia a fare l’Accademia di arte drammatica: le mie decisioni le avevo già prese. Lui era già conosciuto, ma non faceva ancora il regista. Quello che è venuto dopo, lo abbiamo costruito insieme. Anche la casa di produzione, che ha reso possibile a Roberto l’indipendenza, sono stata io a volerla.

Quale sensazione si prova a recitare con il proprio marito?
Abbiamo sempre recitato insieme. Quando recitiamo, Roberto è un compagno: bravissimo, ma un collega di lavoro.

Se un giorno Roberto Benigni facesse un film sentimentale con un’altra donna come partner, le darebbe fastidio?
L’ha già fatto, mi sembra… e comunque no, non mi darebbe fastidio: si tratta solo di cinema.

Insieme a Benigni è stata nominata, in America, per il Razzie Award, come “peggior coppia sullo schermo” in “Pinocchio”. Come si è sentita quando la hanno giudicata così?
Capita che ti dicano cose di questo tipo. Anche in occasione di film precedenti, alcuni critici mi hanno trattata male. Ma c’è libertà di pensiero, ognuno può dire ciò che vuole.

Ma Benigni è davvero così allegro anche nella vita privata? Non si arrabbia mai?
“Della vita privata non è lecito parlare”. Gentilissima, sorride, ma non muove di un micron le labbra. La vita (privata) è bella?

25 Luglio 2003

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