Nicola Abbatangelo: “I miei modelli? Spielberg e Moulin Rouge”

Un musical in piena regola ad Alice nella città. E' The Land of Dreams, opera prima di Nicola Abbatangelo


Un musical italiano è una vera rarità ma a colmare la lacuna arriva ora The Land of Dreams, primo lungometraggio di Nicola Abbatangelo, girato a New York, recitato e cantato in inglese, ma con un cast all’80% italiano e le musiche di Fabrizio Mancinelli.

Nella Grande Mela del 1922 Eva, una giovane e bella immigrata italiana, lavora come lavapiatti nelle cucine del noto locale Choo Choo Train ma sogna di diventare una star del canto. Il boss di turno le ronza attorno ma lei è innamorata del pianista Armie, reduce della Grande Guerra, spirito solitario e romantico che vive recluso nella sua casa insieme al fratello e nasconde un potere molto speciale: quello di poter viaggiare nei sogni propri e altrui. L’amore di Eva e Armie è contrastato e il malavitoso – che aspira a diventare sindaco della città – riesce a far leva sull’ambizione della ragazza per legarla a sé, ma c’è da giurare che i nodi verranno al pettine.

Con Caterina Shulha, che per la prima volta canta, nel ruolo di Eva e George Blagden in quello di Armie, il cast si arricchisce di tanti attori che si cimentano anche loro nella parte vocale: da Paolo Calabresi a Marina Rocco, da Carla Signoris a Stefano Fresi e Edoardo Pesce (un cattivo molto appropriato). Il soggetto e la sceneggiatura sono di Nicola Abbatangelo e Davide Orsini, la produzione è firmata da Marco Belardi per Lotus Production, una società Leone Film Group, con Rai Cinema, in associazione con 3 Marys Entertainment. Ci sono voluti parecchi anni per portare a termine l’impresa, che prevede anche molte scene girate col Green Screen. Dopo l’evento speciale ad Alice nella città, il film uscirà nelle sale il 10 novembre distribuito da 01 Distribution.

Nicola Abbatangelo, trentaquattrenne di Termoli in Molise, si racconta: “Ho lavorato tanti anni nell’organizzazione di eventi, un business di famiglia, e suono il violoncello, poi ho trovato la mia strada seguendo un corso della New York Film Academy a Firenze, dove ho imparato che il cinema è un lavoro di gruppo. I miei riferimenti sono i film di Spielberg che mia mamma noleggiava il sabato in videocassetta e in generale l’intrattenimento. Spero che esistano ancora bambini che al cinema dicono wow!”.

Interviene Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema: “Il musical è un genere inconsueto per l’Italia ma volevamo far crescere un giovane regista dedicato all’entertainment. E’ giusto investire su registi giovani fuori dal coro e realizzare prodotti con una visibilità internazionale”. Sulla scarsa propensione del cinema italiano al musical interviene Abbatangelo: “Non siamo stati in grado di traslare l’opera lirica al popolo, come invece hanno fatto in Inghilterra e in America. Ho girato in inglese perché la storia lo richiedeva e non per sudditanza culturale, ci mancherebbe, sono orgoglioso di essere italiano”.

La fiducia del produttore Belardi se l’è conquistata sul campo, con il cortometraggio Beauty. “Belardi l’ha visto e ha convinto Rai Cinema a credere in me”. Tra i riferimenti cita Moulin Rouge! di Baz Luhrmann e Les Miserables: “Mi piace quando i brani si integrano nella storia. The Land of Dreams si avvicina al pubblico sia per la musica facilmente comprensibile, come è sempre stato a Broadway, sia dal punto di vista tematico perché parla di sogni, qualcosa che ci riguarda tutti”. Per il futuro gli piacerebbe un musical in lingua italiana, per creare un nostro immaginario. Quanto al fantasy era obbligatorio perché si parla di sogni. “Sognare è una cosa seria, può essere la via per guardare il mondo che ci piacerebbe costruire oppure un’illusione”. Con il compositore Fabrizio Mancinelli c’è stato un incontro a Los Angeles, dove il musicista vive: “Insieme abbiamo immaginato il film”. E Stefano Fresi conclude: “Peccato che non c’è l’orchestra che suona mentre facciamo la spesa o prendiamo l’autobus nella vita vera, perché è bellissimo quando la musica invade il quotidiano”.  

autore
18 Ottobre 2022

Alice nella città 2022

Alice nella città 2022

Cosa verrà: lasciamo che il futuro ci parli

Cosa verrà di Francesco Crispino - presentato ad Alice nella città - mostra quanto le ragazze e i ragazzi molto giovani abbiano una coscienza critica del presente, facendo una cosa al tempo stesso semplice ma rara: offrire loro la possibilità di parlare

Alice nella città 2022

Mr. Crocodile: la tenerezza di Javier Bardem e l’ispirazione di E.T.

Una commedia musicale live-action/CGI, dalla serie di libri di Bernard Waber: Shawn Mandes nei panni del coccodrillo, con la voce italiana di Luigi Strangis; in anteprima ad Alice nella Città e dal 27/10 al cinema

Alice nella città 2022

Il coraggio, la fantasia e l’approfondimento per la salita vincente di Alice 2022

La sezione autonoma e parallela della Festa, nella sua ventesima edizione, fa volare i numeri: +31% dal pre-Covid; +68% le scuole, +70% gli incassi. I vincitori di Alice 2022, tra cui Il cerchio

Alice nella città 2022

Damiano Damiani e la libertà spiegata ai bambini

L'isola di Arturo restaurato da Cinecittà è stato presentato ad Alice nella città dai figli di Damiano Damiani e dalla presidente Chiara Sbarigia: "Le politiche culturali a volte privilegiano solo i grandi maestri dimenticando autori altrettanto importanti"


Ultimi aggiornamenti