BARI – “Ho sentito mancasse un racconto cinematografico della Resistenza, il mio desiderio è che la serie sia vista dalle diverse generazioni, nonni con nipoti, genitori con figli”. Susanna Nicchiarelli al Bif&st presenta in anteprima Fuochi d’artificio, occasione per celebrare la ricorrenza degli 80 anni dalla Liberazione.
“Mi emoziona molto la volontà di chi cresce di voler far parte del mondo degli adulti, perché così i giovani si sentono coinvolti: mi è capitato di sentire i partigiani del tempo dire: ‘ci siamo proposti noi’. La cosa di cui sono stata felice è che ai ragazzi-attori non abbia dovuto spiegare niente, non ho fatto fatica, come loro non ne hanno fatta vestendo i panni dei ragazzini di tanti anni fa. Ho fatto un casting, ecco l’incontro con Anna Losano, che fa Marta ed è davvero di Pinerolo: lei canta e suona, come la protagonista, sembrava fatta apposta. Quando si cerca un attore giovane si cerca un po’ anche il personaggio, perché non è come un attore adulto che si trasforma. Nel film c’è il potere della musica, che permette anche a chi è distante… di comunicare. Nella storia la mamma, che le aveva insegnato a cantare, scompare… poi si scoprirà: ho fatto proprio una riscrittura della sceneggiatura con le canzoni swing e jazz, anche quelle partigiane. Quando abbiamo scelto Figli di nessuno il racconto ha preso vita, è qualcosa che aiuta moltissimo quando si racconta l’epoca”.
La serie è tratta da un romanzo di Andrea Bouchard, per cui Nicchiarelli racconta: “la prima volta l’ho letto con i miei figli e mio marito: piangevamo e ridevamo insieme. Marta è una pacifista, contraria alla guerra, e la mia idea è proprio celebrare la Resistenza come momento in cui abbiamo costruito la pace“.
Per la ricorrenza degli 80 anni dalla Liberazione, il 25 aprile, “è stato organizzato un evento – Viva l’Italia, sostenuto dall’Anpi: una mattinata all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in collegamento con 30 città, con tutte scuole a cui mostrare le prime due puntate delle serie, oltre all’incontro con una partigiana. La serie serve a ricordarci che è nata l’Italia: la Patria è nata con la Resistenza, e questa serie è una delle cose che succedono nell’aprile 2025 per festeggiare”.
Nicchiarelli spiega come ci sia stato anche “uno sguardo non violento, per esempio verso l’ufficiale nazista. Credo che l’umanità per il nemico ci renda umani: parlando con la partigiana che interverrà lei diceva che se trovavano disertori tedeschi li proteggevano e uno, trovato su dei gradini a Roma, la prima cosa che le aveva mostrato erano le foto della famiglia. La Resistenza è stato un modo per uscire dall’odio“.
Per l’autrice “non c’è niente di epico nella guerra ma altrettanto è il massimo dell’epica perché si lotta per la libertà” e per Fuochi d’artificio “Fenoglio è stato un riferimento, in particolare Una questione privata; mentre riferimento cinematografico principale è stato Stand By Me, storia in cui i ragazzi hanno a che fare con morte e viaggio; ma anche i Goonies m, e così E.T. – mio film preferito in assoluto, insomma il punto di vista del cinema adolescenziale Anni ’80”.
La serie, in onda su Rai Uno dal 15 aprile, è prodotta da Fandango, Matrioska, Rai Fiction.
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