Una riapertura nel segno della tecnologia quella del Museo Nazionale del Cinema di Torino che dal 19 maggio torna con CineVR, la nuova area dedicata alla realtà virtuale, realizzata in collaborazione con Rai Cinema, con due nuove stanze nell’Aula del Tempio.
A presentare l’iniziativa, la prima in Italia e una delle prime al mondo, il presidente Enzo Ghigo: “In un mondo in continuo cambiamento, velocizzato in maniera esponenziale della pandemia, il cinema non ha subìto una battuta d’arresto, le produzioni si sono intensificate, andando a sperimentare nuove tecniche e percorsi non battuti – sottolinea – Il nostro è un museo che si rinnova e innova, grazie alla tecnologia VR che diventa parte integrante dell’allestimento, proponendo contenuti per tutte le età, in questo caso specialmente rivolti ai più giovani”.
“Per Rai Cinema portare la realtà virtuale in un luogo simbolico come questo – ha detto Paolo Del Brocco, AD Rai Cinema in collegamento zoom – è un ulteriore passo nel nostro percorso di posizionamento sui temi dell’innovazione nel solco di una tradizione votata alla differenziazione e alla sperimentazione. La VR è una delle molteplici strade che Rai Cinema ha deciso di percorrere per rispondere alle esigenze di alfabetizzazione digitale e alla mission di fornire nuovi stimoli all’industria cinematografica sia in ambito creativo che tecnologico. Questo è anche il primo passo di una collaborazione più articolata tra due realtà prestigiose”.
CineVR è la prima sala cinematografica italiana permanente completamente dedicata al VR, con una programmazione giornaliera – curata da Grazia Paganelli e Stefano Boni – continuativa di otto ore. Una sala che accoglierà fino a 200 visitatori al giorno (con sanificazioni continue) e che permetterà la visione gratuita – inclusa nel prezzo di accesso al Museo – di esperienze audiovisive immersive, lineari e interattive grazie a 6 visori di ultima generazione, in particolare i modelli Pico G2 4k, e in un secondo tempo Oculus Quest 2 e HTC Vive. Ogni mese verranno presentate nuove proiezioni collettive con visori VR e saranno organizzati incontri con esperti e professionisti del settore, in collaborazione con Rai Cinema. Sulle 40 chaise longue dell’Aula del Tempio sarà possibile assistere, esclusivamente su prenotazione, alla preview dei film che dal giorno dopo saranno caricati sui visori delle due salette, implementando una video-library che si arricchirà con titoli che entreranno a far parte delle collezioni del museo. Costo dell’allestimento, 80mila €.
Tra questi tre titoli donati da Rai Cinema al Museo: Happy Birthday, Lockdown 2020 L’Italia invisibile e Revenge Room. Quest’ultimo prodotto da Manuela Cacciamani con One More Pictures e Rai Cinema. La produttrice ha spiegato come il progetto sia nato da un contest di scrittura (“La realtà che non esiste”). Il film, lanciato nella sua versione lineare alla Mostra di Venezia 2020, è disponibile nella versione VR sia al Museo che sulla App Rai Cinema Channel VR. “La realtà virtuale – afferma Cacciamani – è una declinazione dell’audiovisivo innovativa, unica ed affascinante. Da parte di un’istituzione come il Museo Nazionale del Cinema, riconoscere il valore di queste forme espressive moderne e consolidate fra le nuove generazioni, segna un momento importante che unisce definitivamente il mondo della tradizione cinematografica con le nuove forme di storytelling”.
Protagonisti del breve film immersivo Revenge Room (8′), che affronta il tema delicato e attualissimo del revenge porn, sono i giovani Eleonora Gaggero e Luca Chikovani, con Manuela Morabito, Violante Placido e Alessio Boni. Per Violante Placido: “Le due stanze dove si svolge la storia sono contemporaneamente in scena e lo spettatore si può spostare dall’una all’altra seguendo l’istinto ma anche l’audio”. Conferma Alessio Boni: “L’udito si acuisce, questa forma di linguaggio è molto potente e può contribuire ad educare i giovani su temi come il revenge porn, di cui non hanno ancora piena consapevolezza, ignorando che questi gesti possono avere conseguenze gravi e sono reati penali. La scuola dovrebbe garantire un’educazione civica ai ragazzi, ma anche il cinema può fare molto. Ci sono adolescenti che hanno dovuto cambiare città, altre hanno tentato il suicidio, alcune si sono tolte la vita, per un video messo in rete. Bisogna che i giovani capiscano che non è un gioco”. Aggiunge Violante Placido: “Come madre mi preoccupa questa realtà parallela fuori controllo. Le leggi non riescono ad andare di pari passo con l’esplosione dell’online, con tutti i rischi che questo comporta”. Il regista del corto, Gennaro Coppola, spiega invece le peculiarità della lavorazione del VR con una camera a 360° su un set “pulito”, cioè senza troupe, dove lo spettatore diventa coregista. E aggiunge: “Nel VR bisogna dare continui stimoli, specie al pubblico giovane che non sostiene una conversazione tra due persone per 4/5 minuti se non ci sono altri spunti sensoriali”.
Rai Cinema, come si diceva, ha donato al Museo anche Happy Birthday di Lorenzo Giovenga (8’), con Jenny De Nucci, Fortunato Cerlino e con la partecipazione straordinaria di Achille Lauro, progetto transmediale sul tema dell’isolamento sociale o hikikomori, e Lockdown 2020. L’Italia invisibile di Omar Rashid (12’), un docufilm che racconta, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale e le voci di Matilde Gioli e Vinicio Marchioni, la bellezza e la desolazione delle più importanti città d’arte italiane durante l’emergenza Covid-19.
“Prodotti innovativi – aggiunge Del Brocco – per una linea editoriale che unisce l’innovazione tecnologica con l’attenzione alle tematiche sociali e all’identità̀ culturale del nostro Paese, senza mai dimenticare l’importanza della sala”. Per il direttore del Museo Domenico De Gaetano: “Le esperienze con i visori per la realtà virtuale, il videomapping e i videogiochi sono solo alcuni degli approcci attraverso cui registi, designer, artisti stanno arricchendo le possibilità del cinema”. E annuncia il ritorno del Videomapping sulla Mole Antonelliana nel periodo 24 giugno/25 luglio.
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