Si apre con Reperti napoletani, omaggio di tre minuti al capoluogo partenopeo, la presentazione del corso di laurea magistrale in imprenditoria e creatività per cinema, teatro e televisione che parte quest’anno presso la facoltà di scienze della formazione dell’università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Il corto, una carrellata di immagini tra fiction e documentario, è costruito con materiali dell’archivio di Cinecittà Luce.
E proprio a Luciano Sovena, AD dell’ente pubblico nato dalla fusione tra l’Istituto Luce e Cinecittà Holding, spetta aprire le danze, dopo una breve introduzione di Salvatore Nastasi, commissario straordinario del teatro San Carlo di Napoli e direttore generale del ministero per i Beni e le Attività Culturali, e di Lucio d’Alessandro, preside della facoltà di scienze della formazione dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Tutti e tre saranno docenti del nuovo corso di laurea che mira, come ha dichiarato Sovena, “a educare a una sinergia tra registi, di genere o ‘di qualità’ che siano, e imprenditori”, conciliando la teoria con gli aspetti pratici dei mestieri del cinema.
“Voglio portare gli studenti sui set o presso i nostri archivi a Cinecittà – ha aggiunto Sovena, a cui è affidata la cattedra di Teorie e tecniche di produzione del cinema e della fiction televisiva – desiderando soprattutto indirizzare la loro passione. Perché, senza passione, il cinema non si fa.”
Proprio nell’intento di coniugare gli aspetti imprenditoriali e quelli creativi si sviluppa il corso, che mette in primo piano gli sbocchi professionali. Studio, ma anche laboratori e stage per prepararsi a diventare registi, direttori artistici, sceneggiatori, tecnici della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale, specialisti in discipline artistico espressive. O per lavorare in enti e aziende pubbliche e private, per coordinare, produrre, creare programmi radiotelevisivi o promuovere le attività di enti teatrali.
Un’apertura del mondo accademico ad un nuovo ventaglio di alleanze strategiche con le imprese della cultura e dello spettacolo.
Presenti in conferenza anche Carlo Nardello, AD di Raitrade e responsabile del coordinamento tecnico del corso, Marino Niola, presidente del teatro Stabile di Napoli che insegnerà antropologia delle arti e della performance e Gaetano Blandini, DG cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha ospitato la presentazione ed è stato invitato a partecipare in prima persona come insegnante.
“Va bene mettere su a livello regionale i centri di post produzione – ha dichiarato Blandini – ma è necessario anche formare le competenze, o questi rischiano di restare delle cattedrali nel deserto. Noi vogliamo formare delle professionalità che restino. Perché a supporto dei creativi ci vogliono sempre dei professionisti.”
Tra gli altri docenti ci saranno Giovanni Minoli, giornalista e direttore di RAI Educational (Teorie e tecniche del linguaggio televisivo), Giampaolo Rossi, presidente di RAINet (Teorie e tecniche del linguaggio cross mediale), il regista Ugo Gregoretti, lo storico Piero Melograni, la costumista Giusi Giustino e lo scenografo Bruno Garofalo.
Il numero programmato di posti disponibili per il corso è di 120.
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