“Le condizioni di Nanni Moretti sono stabili. È arrivato ieri nel tardo pomeriggio per una sindrome coronarica acuta che è stata prontamente trattata. È stata eseguita un’angioplastica sulla coronaria. È andato tutto al meglio, il decorso è regolare, e il danno fortunatamente è stato lieve. Il cuore ha già recuperato la funzionalità antecedente all’evento”. Lo ha detto professor Domenico Gabrielli, direttore Cardiologia dell’ospedale San Camillo Forlanini, in merito alle condizioni di salute di Nanni Moretti. In questi casi, ha spiegato, “prima si agisce e meglio è”.
“Fiduciosi che in qualche giorno possa essere dimesso. – ha aggiunto Gabrielli – Tranquillizzo tutti: il decorso è assolutamente regolare, le condizioni sono eccellenti e l’umore è ottimo. È tranquillo, sta andando tutto nel modo migliore”.
Nel bollettino medico rilasciato si evince come Nanni Moretti sia “arrivato al pronto soccorso in ambulanza intorno alle ore 18:00, dove ha ricevuto tempestivamente le cure necessarie”. “L’angioplastica coronarica, eseguita prontamente per trattare la coronaria causa del quadro clinico – si legge nel bollettino – è risultata efficace. Il decorso post-procedurale è stato regolare e il danno miocardico riscontrato è lieve. La funzionalità cardiaca è rapidamente tornata ai valori precedenti all’evento acuto”.
Secondo quanto emerso precedentemente da fonti dell’ospedale San Camillo il regista sarebbe “di umore sereno”. In una nota, Francesco Saia, presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (Gise), ha sottolineato quanto il tempo sarebbe stato cruciale nella gestione dell’emergenza. “Nella cura dell’infarto acuto, il tempo è fondamentale: il tempo è vita. – scrive Saia – Ogni minuto che passa, la situazione peggiora. Quello che colpisce in questa vicenda è la rapidità con cui il paziente, Nanni Moretti, ha riconosciuto correttamente i sintomi (dolore profondo al torace, al dorso, alle spalle, al collo e alle braccia), ha compreso la gravità della situazione e, dopo pochi minuti dall’arrivo in ospedale, è stato trasportato in cardiologia interventistica, in una sala di emodinamica, per un’angioplastica coronarica. Non conosciamo i dettagli specifici del caso, ma come Gise raccomandiamo sempre di chiamare subito il 112: il trasporto in ambulanza avviene in sicurezza e, in situazioni di questo tipo, si applica una sorta di ‘fast-track’ dell’infarto, un percorso salva-cuore dedicato alle emergenze che consente di bypassare il pronto soccorso”. In Italia si registrano circa 120mila infarti acuti all’anno, con una mortalità dell’11%, ha ricordato la società scientifica.
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