In occasione del trentennale della scomparsa, il 20 febbraio del 1991, il Museo Nazionale del Cinema dedica un omaggio alla sua fondatrice. Maria Adriana Prolo: un museo, la sua fondatrice, è una selezione di immagini che la ritraggono dagli Anni ‘20 alla fine degli Anni ‘80, ospitate dal 19 febbraio a fine marzo sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana. Agli scatti privati, provenienti anche dall’archivio di famiglia, si accompagnano alcune delle fotografie esposte in occasione della mostra dedicata alla prima sede del Museo del Cinema a Palazzo Chiablese, curata da Lorenzo Ventavoli, per arrivare alle immagini realizzate da Elena Bosio sul set del documentario Occhi che videro di Daniele Segre (1989,), pellicola di cui Maria Adriana Prolo e il suo Museo furono assoluti protagonisti. che sarà disponibile online sul canale Vimeo del Museo per tutta la durata dell’omaggio. Sarà possibile accedere al film anche inquadrando il QR code posto sul pannello introduttivo della mostra.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino annuncia, inoltre, la ristampa anastatica e la traduzione del suo volume Storia del cinema muto italiano, Vol. I, edito nel 1951 e ormai di difficile reperibilità: un’opera coraggiosa che, in parte superata dalle successive ricerche, si ripropone oggi per l’assoluta originalità nella scelta pionieristica dell’ambito disciplinare, con una rigorosa metodologia di documentazione e analisi delle fonti che l’autrice maturò nel corso dei suoi studi universitari sulla storia risorgimentale. Importante la collaborazione di Gianna Chiapello, storica assistente di Maria Adriana Prolo e tuttora collaboratrice del museo, che porterà a termine la revisione della parte iconografica del volume, commissionatale direttamente dalla Prolo e mai portata a termine. Oltre alla ristampa anastatica il volume sarà disponibile nei prossimi mesi in versione digitale, accessibile gratuitamente. Il testo di Maria Adriana Prolo che costituisce la prima parte dell’opera sarà tradotto nelle lingue ufficiali della Fédération Internationale des Archives du Film (francese, inglese e spagnolo), associazione di cui il Museo entrò a far parte sin dagli anni Cinquanta proprio grazie alla tenacia della sua fondatrice e alla preziosità delle sue collezioni. Il progetto sarà realizzato con il contributo dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema.
La divulgazione del volume, a distanza di settant’anni dalla prima pubblicazione, sarà il punto di partenza per l’organizzazione nel prossimo anno accademico di un convegno a cura dell’Università degli Studi di Torino e del Museo Nazionale del Cinema con il Centro ricerche Pastrone, dedicato al passato e al futuro della storiografia del cinema muto italiano. È previsto, poi, a cura dei Servizi educativi del Museo con il supporto del Centro ricerche Pastrone, anche un progetto per le scuole dedicato alla figura di Maria Adriana Prolo.