Muccino, Pif e Comencini per RaiCinema/ 01. E Amelio strappa l’applauso

Pif, Gianni Amelio, Gabriele Muccino e Cristina Comencini sono tra i testimonial più rappresentativi scelti per rappresentare il listino delle prossime stagioni di Rai Cinema 01


Pif, Gianni Amelio, Gabriele Muccino e Cristina Comencini sono tra i testimonial più rappresentativi scelti per rappresentare il listino delle prossime stagioni di Rai Cinema 01, presentato alla Casa del Cinema di Roma alla vigilia delle Giornate Professionali Ciné di Riccione. L’ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco, nel ricordare i numeri dello scorso quadriennio (225 film per un totale di investimento complessivo di 245 milioni di euro, con 160 documentari all’attivo) rammenta i parametri sui quali si basa la mission dell’azienda, ovvero ‘trovare equilibrio tra le esigenze del mercato e quelle di un pubblico che è in continua evoluzione, alla ricerca costante di universalità e pluralismo. Si deve raccontare la storia del nostro paese ma al contempo rispettare lo stile degli autori. I generi sono sempre meno ermetici e sempre più contaminati, alla commedia si richiede anche di far riflettere, e non è sui soli incassi che si basa il successo di un prodotto. Se aumentano i ricavi Rai aumenta anche l’investimento su tutto il campo dell’audiovisivo, si crea movimento e lavoro.

Pif è presente con In guerra per amore, presentato scherzosamente dall’autore come una sorta di ‘prequel’ de La mafia uccide solo d’estate. L’ambientazione è la seconda guerra mondiale e il soggetto di interesse amoroso è la bella Miriam Leone. Muccino presenta invece L’estate addosso, interpretato “non dalle star, come negli ultimi miei film  – dice il regista – ma da un cast internazionale di giovani attori molto promettenti. La storia si ambienta in parte in Italia e ha a che fare con il passaggio all’età adulta, palpiti e batticuore e quel momento della vita dove ci si chiede cosa saremo, cosa faremo, se saremo ricchi, poveri, o persone di successo, se moriremo giovani o vecchi”. Comencini è regista di Qualcosa di nuovo, con Micaela Ramazzotti e Paola Cortellesi, debitore, dice la regista “del cinema inglese degli anni sessanta, che ho amato moltissimo”, mentre Amelio, con La tenerezza, di cui possiamo vedere una clip interpretata da un intensissimo Elio Germano che fa scattare l’applauso, è una storia intensa, “tra sorriso e violenza – parole dello stesso Amelio – di un padre e dei suoi figli non amati, di un fratello e di una sorella in conflitto, di una coppia che sembra serena”. Con particolare interesse vengono segnalati il film di Natale di Luca Miniero, Non c’è più religione, e l’Intelligenza del maschio di Kim Rossi Stuart.

Il ‘rullo’ è piuttosto variegato: figurano infatti l’immancabile sequel di Smetto quando voglio (intitolato Reloaded facendo un po’ il verso a Matrix), Rosso Istanbul di Ferzan Ozpetek, la commedia di Veronesi Non è un paese per giovani, Lasciati andare, terzo film di Francesco Amato. Sul versante internazionale, il grande Martin Scorsese con Silence, La ragazza del treno di Tate Taylor con Emily Blunt, Free State of Jones di Gary Ross con Matthew McConaughey, il fantasy drama A monster calls, il musical La La Land con Emma Stone e Ryan Gosling che aprirà la Mostra di Venezia, Tulip Fever di Justin Chadwick con Christoph Walz e Alicia Vikander, il ritorno alla sci-fi di Luc Besson con Valerian e la città dei mille pianeti. E poi si torna in Italia con il familiare La cena di Natale di Marco Ponti, con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, Fai bei sogni di Bellocchio, tratto da Gramellini, visto a Cannes, La verità sta in cielo di Roberto Faenza con Maya Sansa e ancora Scamarcio, Al posto tuo di Max Croci, con Luca Argentero e Ambra Angiolini, Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, con Giuliano Montaldo. Chiude prestigiosamente il lotto Il Clan di Pablo Trapero, che era a Venezia lo scorso anno.

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04 Luglio 2016

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