Montpellier omaggia Bellocchio e Bava

Da Montpellier a Pesaro, i festival internazionali celebrano il cinema di Marco Bellocchio. La kermesse italiana ha annunciato qualche giorno fa una retrospettiva, il festival d’Oltralpe (22/31 ottobre) risponde con un tributo al regista che ha fatto del cinema l’arte della protesta.

L’omaggio ripercorrerà i temi cari al cinesta: dalla contestazione della famiglia (I pugni in tasca) all’antipsichiatria (Matti da slegare). Fino ad arrivare agli ultimi lavori: L’ora di religione e Buongiorno, notte.

Sotto i riflettori di Montpellier un altro grande autore italiano che comincia per B ma è distante anni luce da Bellocchio: Mario Bava, l’artigiano di un cinema che chiamare di genere è riduttivo e fuorviante. Più appropriata è la definizione di “Fellini del film fantasy” che pure tralascia l’eplorazione dell’horror, della fantascienza e del poliziesco compiuta dal regista. Tra i filmaker formati alla sua scuola il figlio Lamberto. Sarà lui il testimonial della sezione Un nuit en enfer, una notte all’inferno, la stessa che nel 2002 ha riscoperto Antonio Margheriti e nel 2000 ha offerto il meglio di Dario Argento.

 La line up della 26/ a edizione del Festival di cinema mediterraneo comprende oltre 100 titoli tra cui 9 lungometraggi fiction in competizione, l’omaggio ad Orson Welles, una sezione speciale di 6 corti provenienti dall’Algeria e Femmes méditerranéennes, regards de femmes, panoramica sulle donne. La lista completa dei film sarà disponibile sul sito ufficiale a partire dal 7 ottobre.