Il Mediterraneo, i suoi Paesi, le sue culture, i suoi artisti. E il suo festival, Montpellier – Festival international du cinéma méditerranéen (guarda la scheda di Tamtam) quest’anno giunto alla 23esima edizione e sempre più ricco di proposte. La prima, costituzionale diremmo, è che ai tradizionali concorsi di lungo e cortometraggi si è aggiunta la competizione della sezione documentari.
Il festival (sito ufficiale)si tiene quest’anno nella cittadina francese dal 26 ottobre al 3 novembre prossimi. Come per ogni edizione, sarà un’occasione pressoché unica per immergersi nella diversità mediterranea, quanto mai attuale di questi tempi, e per fare il punto sulle creazioni cinematografiche dei 21 paesi che hanno inviato le loro opere.
Dodici saranno i film in concorso e 15 quelli fuori concorso; da 15 a 20 i cortometraggi in concorso e altrettanti fuori concorso, scelti tra i 500 sottoposti al giudizio dei selezionatori. In totale il festival ha in programma 153 pellicole, 303 corti e 115 documentari di 21 paesi che portano la firma di registi noti e di giovani talenti: entrambe le categorie sanno di trovare al festival un pubblico e una giuria avida di novità e bei film.
L’Italia giocherà un ruolo di primo piano, con ben 7 film scelti per la selezione ufficiale: Domani di Francesca Archibugi, Controvento di Peter Del Monte, La rentrée di Franco Angeli, Riconciliati di Rosalia Polizzi, Un delitto impossibile di Antonello Grimaldi, Vipera di Sergio Citti, e Voci Franco Giraldi. A Le parole di mio padre di Francesca Comencini, l’onore di aprire il festival, mentre in concorso ci sono Pesi leggeri di Enrico Pau per i lungometraggi e Baccio di Roberto Totola, Cancello di Fabian Ribezzo e L’incontro di Mauro Magazzino per la sezione corti.
Senza dimenticare, naturalmente, la bella sorpresa della retrospettiva dedicata a Vittorio Gassman (leggi l’articolo), scomparso poco più di un anno fa. Sedici i film scelti, con alcune rarità come Il cavaliere misterioso di Freda e Il lupo della Sila di Coletti e molti titoli tra i più noti del Mattatore.
E italiani sono anche numerosi ospiti. Stefania Sandrelli , per cominciare, che presenzia l’omaggio Gassman; Chiara Mastroianni, protagonista di Le parole di mio padre in programma in una serata speciale; Valeria Bruni Tedeschi, inteprete di Voci di Franco Giraldi. Martin Scorsese condurrà anche a Montpellier il suo Viaggio in Italia.
Gli altri omaggi apriranno le porte sul lavoro dello spagnolo Gonzalo Suàrez, filosofo, attore di teatro, scrittore, passato dietro la macchina da presa nel ’67 con Ditirambo e autore di una ventina di film molto legati al mondo letterario. Sul “monumento vivente” del cinema turco, Atif Yilmaz, pittore e critico cinematografico che dagli anni Cinquanta ha portato sullo schermo la rapida evoluzione della società turca riletta via via in salsa tragica, comica, emozionale. Vero e proprio maestro della generazione dei cineasti a seguire, Yilmaz Guney, Ali Ozgenturk, Serif Goren, sarà accompagnato a Montpellier da Turkan Soray, sua attrice feticcio dai anni Settanta.
Ancora, un omaggio a Jess Franco, maestro di B-movie francese speicliazzato in film dell’orrore, del fantastico e dell’erotico; e una retrospettiva sul cinema tunisino degli ultimi 20 anni con le presenze di Moufida Tlatli e Férid Boughedir.
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