È probabilmente l’attrice italiana in attività più conosciuta al mondo. Icona di bellezza mediterranea, di sensualità e di successo: nata il 30 settembre 1964, Monica Bellucci compie 60 anni. Con la recente apparizione nell’acclamato Beetlejuice Beetlejuice, diretto dal nuovo compagno Tim Burton, si conferma come una delle più affermate sex symbol del cinema internazionale.
Una storia che inizia a San Giustino, suo paese natale, e che la porta presto a calcare le passerelle più prestigiose, proprio come Silvana Mangano, Sofia Loren, Marisa Allasio prima di lei. Nel 1990, l’esordio d’attrice, a Cinecittà, nella miniserie televisiva Vita coi figli di Dino Risi, nel ruolo della giovane Elda che fa perdere la testa al molto più grande Adriano (Giancarlo Giannini), seguito nel ’91 dal primo ruolo cinematografico ne La Riffa di Francesco Laudadio. Da lì in poi la strada verso il successo è spianata: tutti a Cinecittà ne riconoscono il potenziale, anche perché Bellucci è in grado di recitare in inglese. Per questo Francis Ford Coppola, già nel 1992, la sceglie in Dracula di Bram Stoker, consegnandola definitivamente al panorama internazionale.
Quella con Coppola è solo la prima di una lunga serie di collaborazioni hollywoodiane: Under suspicion di Stephen Hopkins al fianco di Gene Hackman e Morgan Freeman; L’ultima alba di Antoine Fuqua in cui recita insieme a Bruce Willis; c’è poi il ruolo di Persephone nel secondo e nel terzo film della saga di Matrix; quello di Maria Maddalena ne La Passione di Cristo di Mel Gibson, girato ancora a Cinecittà; quello della regina ne I fratelli Grimm e l’incantevole strega di Terry Gilliam. Più recentemente, nel 2015, diventa una Bond Girl recitando al fianco dello 007 Daniel Craig in Spectre.
Non mancano anche le produzioni francesi, alimentate mediaticamente dalla discussa relazione con il divo transalpino Vincent Cassel, con cui recita in L’appartement di Gilles Mimouni e in Irreversible di Gaspar Noè. Tantissimi, ovviamente, film italiani: a partire da Malèna di Giuseppe Tornatore, in cui recita nel ruolo della sensuale protagonista, per arrivare ai film della saga su Diabolik targati Manetti Bros., dove interpreta Altea di Vallenberg. Nel 2003 ottiene l’unica candidatura ai David di Donatello, come miglior attrice non protagonista per Ricordati di me di Gabriele Muccino. La statuetta arriverà solo nel 2021, con un meritatissimo premio alla carriera per un’attrice che con la sua statuaria eleganza è diventata simbolo di italianità nel mondo.
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