Il cinema è un’arma di pace e un cinema forte può cambiare le sorti di un Paese. E’ quanto afferma, in sintesi, il regista Iraniano Mohsen Makhmalbaf cui a Venezia è stato assegnato il Premio Bresson 2015, facendo l’esempio della Siria come nazione che avrebbe potuto evitare l’attuale situazione se avesse avuto una cinematografia forte, in grado di promuovere il dialogo.
“A 17 anni, nel mio paese in Iran, avevo pensato di uccidere il dittatore. Non l’ho fatto, per fortuna, perché poi da più grande ho scelto il cinema e ho capito che poteva essere un’arma più preziosa- ha detto Makhmalbaf- Seguire le orme di Gandhi e Bresson poteva produrre risultati molto più profondi. Oggi osserviamo la Siria e sappiamo – sottolinea il regista – che lì manca il dialogo e vediamo la terribile fotografia del bambino morto sulla spiaggia. Se la Siria avesse avuto un cinema forte non avrebbefatto ricorso alle armi. Sono fiducioso tuttavia che una nuova illuminazione farà cambiare la Siria”.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale