Un workshop sul “mockumentary”, tenuto da Roberto Amoroso e Roberto Pisoni di Studio Universal, si è svolto stamattina alla sala video della Mostra di Pesaro. Il “mockumentary” è un genere emergente nell’ambito del documentario, soprattutto televisivo.
Il termine nasce intorno agli anni ’90 in ambito anglosassone e sta a indicare un documentario scherzoso e paradossale. La premessa teorica è che il documentario stesso è un genere che mette in scena la realtà, fino a manipolarla. Il “mockumentary” vampirizza la forma classica del documentario.
Parte così da una storia falsa e tenta di renderla coerente e convincente, utilizzando tutti gli strumenti retorici che servono ad autenticare il documentario stesso: falsi materiali d’archivio, testimonianze, reportages televisivi.
C’è una costanza tematica nelle storie narrate: personaggi straordinari, eventi eccezionali dimenticati, civiltà mai esistite, leggende metropolitane, avvistamenti Ufo, insomma tutte storie che vantano da subito una validità scientifica.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk