Dodici film in un solo week-end. Forse troppi per il periodo estivo. La città incantata di Hayao Miyazaki. A 13 anni dalla sua apparizione ritorna in versione perfettamente restaurata nei suoi colori smaglianti il capolavoro del grande regista -disegnatore giapponese. Una sorta di Alice nel paese delle meraviglie all’orientale con la piccola Chihiro che insieme ai genitori si trova proiettata in un mondo magico dove vige la legge spietata della crudele arpia Yubaba. Per sfuggire ai suoi incantesimi e salvare i genitori Chihiro dovrà ricorrere all’astuzia, all’aiuto dell’enigmatico Haku e, soprattutto, dovrà lavorare. Gebo e l’ombra di Manoel De Oliveira con Michael Lonsdale, Claudia Cardinale, Jeanne Moreau, Leonor Silveira è quasi una “conversation piece” (genere letterario più che cinematografico) che il centenario maestro portoghese dedica al tema della memoria. In una stanza si riuniscono i vecchi amici di Gebo finché l’inatteso arrivo dello sciagurato figlio del padrone di casa non costringe tutti a fare i conti con il proprio passato. Oliveira riunisce amici di una vita (tutti attori formidabili) e celebra con loro un inno all’imprevedibilità della vita. La gelosia di Philippe Garrel con Louis Garrel, Anna Mouglalis, Emanuela Ponzano, Arthur Igual vede un famoso attore di teatro che cerca con ogni modo di sopravvivere alla sua attuale condizione di fallito. Ma l’incapacità di comunicare, la gelosia che percorre il suo rapporto con la donna, la difficoltà economica ne faranno alla fine un relitto in cerca di un suicidio riparatore. Il giovane regista francese ricorre al padre affidandogli il ruolo principale in una storia che, attraverso un regolamento di conti familiare, è anche una riflessione sulla fragilità dei sentimenti. Visto alla Mostra di Venezia. Quello che sapeva Masie di Scott McGehee e David Siegel con Julianne Moore, Steve Coogan, Alexander Skarsgård, Onata Aprile è sul divorzio di due genitori che passano dall’amore all’odio negli occhi di un’ignara bambina che scopre il mondo e la sua durezza sulla propria pelle. Un piccolo capolavoro del cinema sull’infanzia con una grande Julianne Moore. The big wedding di Justin Zakham con Robert De Niro, Diane Keaton, Amanda Seyfried, Robin Williams, Katherine Heigl, Ben Barnes, Susan Sarandon parla di una una coppia separata da tempo, i due coniugi Griffin. Ma per amore del figlio che vuole sposarsi senza turbare una madre ultra conservatrice, dovranno fingersi coppia felice come in passato per il tempo del rito nuziale e festa a seguire. Con tutti gli equivoci che ne seguono e che sembrano molto divertire i vecchi marpioni che giocano a “chi è più bravo?” per la delizia degli spettatori anziani. Le cose belle di Giovanni Piperno e Agostino Ferrente narra un fantastico viaggio nelle storie di quattro ragazzini napoletani che i due registi hanno raccontato in due riprese a distanza di oltre 10 anni. Dalla Napoli della speranza del 1999 a quella dello sconcerto di appena ieri, una grande metafora sulla capacità che ciascuno ha di costruirsi la vita a dispetto delle difficoltà che incontra. Molto più di un documentario. Stories we tell di Sarah Polley è un racconto-verità in cui mette spietatamente a nudo la sua famiglia e se stessa, ma conservando lo spirito giocoso di “grande illusione” che è tipico del cinema in cui verità e finzione si confondono sempre. Un film da vedere assolutamente.
Escono anche: ADHD – Rush Hour di Stella Savino, vibrante documentario sui bambini affetti da sindrome di iper-attività, Carta bianca di Andrès Arce Maldonado su tre solitudini nella Roma odierna, storia di due immigrati e una rampante imprenditrice i cui destini si incrociano, Instructions not included di e con Eugenio Derbez che deve rincorrere a Los Angeles la donna che gli ha scaricato a casa, senza preavviso, un frugoletto, Thermae Romae di Hideki Takeuchi con il divo giapponese Abe Hiroshi nei panni di un architetto dell’antica Roma che finisce nella Tokyo di oggi e si impadronisce dei segreti idraulici del XX secolo per fare fortuna una volta tornato nella sua epoca. E infine Tutte le storie di Piera, commosso ritratto di una grande protagonista della scena italiana come Piera Degli Esposti.
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