Il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale ha restaurato uno dei film più famosi e più amati interpretati da Totò: Miseria e nobiltà, diretto da Mario Mattoli nel 1954. Il restauro verrà presentato in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli, in un evento che si terrà lunedì 9 ottobre alle ore 20. L’evento è anche l’atto finale della rassegna “Totò, l’arte e l’umanità”, realizzata nel corso del 2017 dalla Regione Campania per celebrare il 50° anniversario della scomparsa di Totò, avvenuta il 15 aprile del 1967.
Miseria e nobiltà è tratto da una celebre commedia teatrale di Vincenzo Scarpetta. Uscì nelle sale l’8 aprile 1954. Come scrive Ennio Bispuri nel suo fondamentale volume “Totò Kolossal. Quello che non sapete e che vorreste sapere sul Principe della risata” (Gremese, 2016), “nel 1909 Edoardo Scarpetta fu il primo a ridurre per lo schermo la commedia. Nel 1914 Enrico Guazzoni ridusse a sua volta la commedia in film con l’interpretazione dello stesso Scarpetta nel ruolo di Felice Sciosciammocca. Totò e Titina De Filippo avevano recitato insieme nella commedia al Teatro Nuovo di Napoli nel 1929. Eduardo, figlio naturale di Scarpetta, fu letteralmente gettato sulla scena dal padre all’età di quattro anni nel ruolo di Peppiniello. Il film ricalca fedelmente il testo originale di Scarpetta. Le uniche situazioni aggiunte da Mattoli sono la visita dei due protagonisti alla modista piemontese Nadia (Franca Faldini), l’interno del teatro San Carlino dove Sophia Loren si esibisce in una goffa danza, la scena dei due sposini che vogliono farsi fotografare e l’esilarante lettera dettata dal cafone squattrinato allo scrivano Totò”.
Il restauro di Miseria e nobiltà è stato realizzato da CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Movietime srl e con la Fondazione Film Commission Campania, a partire dai negativi nitrato scena e colonna messi a disposizione da Movietime. Il film è stato scansionato in 4K e poi restaurato digitalmente per eliminare le numerosissime spuntinature e le fluttuazioni di densità presenti nel negativo. La correzione del colore è stata realizzata in collaborazione con il direttore della fotografia Giuseppe Lanci, al fine di restituire al film la resa cromatica tipica della pellicola Ferraniacolor, che valorizza i colori rosso e verde acqua. Il restauro del suono è stato curato da Federico Savina. Tutte le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio Augustus Color di Roma.
“Il restauro di Miseria e nobiltà chiude simbolicamente uno straordinario cartellone di eventi con cui, da aprile a luglio, abbiamo voluto rendere omaggio alla figura artistica poliedrica di Antonio De Curtis che con la sua umanità ha unito e rappresentato l’Italia tutta dal dopoguerra in poi”, ha detto il presidente della Regione Campania De Luca. “Siamo orgogliosi di aprire il San Carlo a tutta la città e ai giovani in particolare, per questa proiezione speciale”, ha aggiunto Rosanna Purchia, sovrintendente del Teatro San Carlo. “La pellicola originale era in condizioni disastrate, sia nell’aspetto visivo che sonoro. E’ stato un restauro lungo e complesso, reso possibile anche grazie al contributo della Regione Campania”, ha spiegato Felice Laudadio, Presidente del CSC.
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