Eva Kant protagonista assoluta dell’atteso Diabolik dei Manetti bros, in arrivo dal 16 dicembre in 500 copie con 01, che amplifica il sottotesto femminista scegliendo di raccontare proprio il fatidico albo nr 3, L’arresto di Diabolik, quello in cui entra in scena Lady Kant che ben presto diventa inseparabile compagna del ladro tecnologico e dai mille volti, non “una mogliettina che aspetta a casa” (come la precedente fidanzata Elizabeth, interpretata da Serena Rossi, vista come donna dipendente e sottomessa), ma una partner in crime in piena regola che prende l’iniziativa e gli salva la vita per ben due volte nei 133 minuti del film.
“Mi sono ispirata alle sorelle Giussani – spiega Miriam Leone – questa donna è un pianeta, non è un satellite di nessun uomo. Il mio è un personaggio bello, iconico che, per una volta, non ha nulla da invidiare al personaggio maschile”.
Ritardato dalla pandemia di un anno, il film tratto dal fumetto delle sorelle Giussani, con Luca Marinelli nei panni di Diabolik e Valerio Mastandrea in quelli dell’ispettore Ginko, perennemente beffato, è scritto da Michelangelo La Neve con i bros., che hanno firmato anche il soggetto insieme a Mario Gomboli di Astorina. Gomboli ha spiegato come, “dopo tanti no detti a proposte anche economicamente allettanti, che però cercavano di riportarlo negli schemi, il sì ai Manetti è stato quasi immediato per la loro voglia di fare un film non su Diabolik, ma di Diabolik”.
Della speranza di riportare il pubblico in sala con un personaggio amato da più generazioni, a partire dagli anni ’60, parla Paolo Del Brocco ad di Rai Cinema, appassionato lui stesso di Diabolik: “Qui non ci sono mondi che esplodono e supereroi che salvano la Terra, ma c’è un fumetto radicato nella nostra cultura, profondamente italiano e un film a misura d’uomo. Vedrete Diabolik dappertutto, anche all’aeroporto. Questo è un momento delicatissimo per la nostra industria e siamo convinti che ci sia bisogno di una spinta a Natale, spero che gli addetti ai lavori comprendano questo sforzo”.
Con un budget notevole e girato in diverse location, da Courmayeur a Milano e Trieste e con interni a Bologna, il film si apre sull’apparizione radiosa di Eva a un party. Arriva dal Sudafrica, dopo la morte dell’anziano e ricchissimo primo marito in un incidente di caccia, preceduta dalla fama del suo prezioso diamante rosa: che sarà depositato in una cassaforte dell’Excelsior di Clerville. E sarà naturalmente galeotto.
Décor e abiti ci riportano in pieno negli anni ’60, come la colonna sonora nostalgica, omaggio ai classici del noir, firmata da Pivio & Aldo De Scalzi – che confermano una solida collaborazione con i Manetti – mentre Manuel Agnelli è autore e interprete di due brani inediti.
Altrettanto protagoniste le automobili d’epoca: la Jaguar E Type Coupé di Diabolik e la Citroen Ds Pallas dell’ispettore Gianko. Per Marco Manetti “questo è un film classico, non volevamo essere né originali né banali, ma rispettosi del fumetto. Abbiamo cercato di essere fedeli per poi scoprire che la fedeltà non esiste, però alcune inquadrature le abbiamo copiate, come in uno storyboard”. Mentre Antonio sottolinea come “l’arrivo di Eva, una donna forte, cambia tutto e fa di Diabolik un fumetto completamente diverso dagli altri”.
Nel cast anche Alessandro Roia, Roberto Citran, Luca Di Giovanni, Antonino Iuorio, Vanessa Scalera, Daniela Piperno, Pier Giorgio Bellocchio con la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini. Le maschere indossate da Diabolik ed Eva sono creazioni di Sergio Stivaletti in un mix con effetti speciali.
Il film è prodotto da Mompracem con Rai Cinema (Carlo Macchitella e Manetti bros.), in associazione con Astorina e con Luigi de Vecchi, con il sostegno di Emilia – Romagna Film Commission, Friuli Venezia Giulia Film Commission, Film Commission Vallée D’Aoste.
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