Il ministro della Cultura del Marocco Mohamed Mehdi Bensaid, in Italia per partecipare alla Conferenza dei ministri della Cultura del Mediterraneo, che si svolgerà a Napoli il 16 e 17 giugno, ha fatto visita agli studi di Cinecittà e all’Archivio storico Luce.
L’uomo politico marocchino, già attivo come produttore cinematografico, era accompagnato dalla moglie e da una delegazione di cui facevano parte il capo di Gabinetto Reda Bachir El Bouhali, Hassan Ben Allal dell’ambasciata del Marocco a Roma e l’ambasciatore d’Italia a Rabat Armando Barucco. In carica come ministro della Gioventù, Cultura e Comunicazione da ottobre 2021, Mehdi Bensaid sta potenziando il Centre Cinématographique Marocain, fondato nel 1944, con l’intenzione di recuperare e diffondere a livello nazionale e internazionale il patrimonio filmico del suo paese: il primo lungometraggio marocchino, Le Fils maudit di Mohamed Ousfour, risale al 1958, mentre le prime riprese datano al 1897, con Le chevrier marocain di Louis Lumière. La Cineteca Marocchina è diretta dalla regista Narjiss Nejjar.
Accolto dall’AD di Cinecittà Nicola Maccanico, che ha illustrato la strategia di espansione dell’azienda, il ministro ha poi visitato l’archivio, i teatri di posa e i set. Mehdi Bensaid si è detto particolarmente interessato al tema della conservazione del patrimonio filmico e ha dedicato grande attenzione ai vari step del processo di conservazione, restauro, color correction, restauro del sonoro, digitalizzazione, assistendo anche alla proiezione di due brevi spezzoni dell’archivio Luce: Caratteristiche evoluzioni degli Spahis, i cavalieri del deserto (1936) e Casablanca: Gran Premio automobilistico del Marocco del ’58.
“Sono molto felice di questa visita – ha dichiarato il ministro a Cinecittà News – che ci porta dentro l’esperienza italiana nel mondo del cinema e soprattutto nel mondo del restauro e dell’archivio. Il restauro non ha a che fare solo con il patrimonio materiale, ma anche con le immagini e con il patrimonio immateriale. In Marocco sono in corso importanti investimenti in questo settore e ci interessa molto uno scambio di esperienze. Dopo quello che abbiamo visto in termini di archivio e cineteca qui a Cinecittà cercheremo di mettere in piedi delle cooperazioni in questo ambito, come pure nel mondo della produzione: ci sono grandi opportunità di scambio tra due paesi con paesaggi e culture così diverse. Il Marocco ha investito molto nel cinema, mentre Cinecittà è il più grande e il primo studio in Europa: tra noi non c’è concorrenza ma prossimità. Per questo ho chiesto di fare questa visita e sono più che mai convinto di avere ampi margini di collaborazione con l’Italia”.
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