La 23a edizione di Milano Film Festival, guidata dal nuovo direttore artistico Gabriele Salvatores – in codirezione con Alessandro Beretta – apre il 28 settembre e si chiude il 7 ottobre. Tante le location di questa edizione, che torna a essere diffusa in città. Il quartier generale in piazza 25 Aprile, sarà il cuore pulsante, accanto a Anteo Palazzo del Cinema, Piccolo Teatro Studio Melato, Cineteca Spazio Oberdan, BASE Milano, Palazzo Litta e Cascina Cuccagna. Il Milano Film Festival fonde le arti e celebra il cinema come occasione sociale, senza dimenticare la costante ricerca nel contemporaneo. Il programma è composto dai 2 concorsi internazionali (8 lungometraggi e 38 cortometraggi), 3 nuove sezioni (Ultra Reality, My Screen, Art Cinema), e diverse rassegne (The Outsiders, Focus Animazione, VideoEspanso, milano film festivalino). Il festival si muove tra registi emergenti, omaggi a grandi autori (Matteo Garrone), il Premio “Grazie Maestro!” consegnato al direttore della fotografia Lamberto Caimi, temi contemporanei da approfondire (Immigration Day, martedì 2 ottobre alle 19, al Piccolo Teatro Studio Melato), e nuovi linguaggi.
Il Concorso – aperto a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo – propone 8 titoli in cui predomina il tema della famiglia, o per lo meno s’intuisce un’idea di appartenenza: The Dive dell’israeliano Yona Rozenkier, Thunder Road dello statunitense Jim Cummings, Gran Premio della Giuria al festival South by Southwest, Virus Tropical di Santiago Caicedo, Premio del pubblico al festival South by Southwest, Denmark del danese Kasper Rune Larsen, Crystal Swan della regista Darya Zhuk, primo film della Bielorussia in corsa per gli Oscar, The Mercy of the Jungle dell’ugandese Joël Karekezi, The Third Wife della vietnamita Ash Mayfair, vincitore del NETPAC Prize, come miglior fllm asiatico al Festival di Toronto 2018 e Luz del tedesco Tilman Singer.
The Outsiders è il fuori concorso del Milano Film Festival: dalle anteprime italiane di Le livre d’image di Jean-Luc Godard a Climax di Gaspar Noé, entrambi premiati a Cannes, a U-July 22 di Erik Poppe, sulla strage di Utøya, film discusso che era in concorso in Berlinale, in anteprima italiana. Opening film della sezione, The World is Yours, scatenato gangster movie europeo di Romain Gavras, con Vincent Cassel e Isabelle Adjani e in anteprima italiana. Diamantino di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt, vincitore alla Semaine della Critique. Da Venezia, infine, arriva Non-Fiction di Olivier Assayas, commedia sul mondo dell’industria culturale.
Il Festival dedica un omaggio a Matteo Garrone, con i suoi primi tre lungometraggi: Terra di mezzo (1996), Ospiti (1998), Estate romana (2000), in rare copie in pellicola 35mm. Lunedì 1 ottobre alle 20 Garrone incontra il pubblico alla Cineteca Spazio Oberdan per dialogare con lo scrittore Antonio Scurati su cinema e storie. A seguire, il regista introduce la proiezione di Estate romana, preceduta da un estratto di L’altro teatro, documentario sulla scena romana teatrale anni ‘70 cui collaborò il padre, il critico Nico Garrone.
Nella sezione My Screen saranno presenti Francesco Lettieri (domenica 30 settembre alle 17, alla Cineteca Spazio Oberdan) regista di video clip della scena indie italiana, da Calcutta a Motta, da Clementino a Liberato, e Camihawke (sabato 6 ottobre alle 16.30, alla Cineteca Spazio Oberdan), rappresentante femminile della stand-up comedy formato social – che sarà al Festival. A Immigration Day viene presentato It Will Be Chaos – Sarà il caos di Lorena Luciano e Filippo Piscopo, documentario prodotto dal canale statunitense HBO per il Word Refugee Day, che segue un eritreo sopravvissuto al tragico naufragio di Lampedusa nel 2013 e una famiglia siriana bloccata a Smirne che punta al corridoio balcanico.
VideoEspanso, attraverso le più recenti evoluzioni del video musicale, propone un omaggio a Romain Gavras e un focus su Francesco Lettieri. Completa la programmazione del festival un ricco calendario di eventi e serate speciali. Una doppia proiezione della copia appena restaurata di Grease (martedì 2 ottobre alle 20; mercoledì 3 ottobre alle 21.30) e a seguire una serata a tema in piazza XXV Aprile (mercoledì 3 ottobre alle 19); la serata tra cinema e musica con Raiz (giovedì 4 ottobre dalle 19); l’evento in per festeggiare i vent’anni di The Big Lebowski (venerdì 5 ottobre alle 22, all’Anteo Palazzo del Cinema).
Ultra Reality indaga le tecnologie e i contenuti “immersivi” che hanno aperto le porte a nuovi linguaggi. La Sala Lounge di BASE Milano sarà allestita con scenografie ad hoc per ospitare le 16 esperienze in selezione: storie emozionanti, sogni e meraviglie del nostro mondo, che spaziano dalla fiction al documentario, passando per l’arte e il teatro. Altri eventi: Amarcord Milano (giovedì 4 ottobre dalle 18.30, ex cinema Orchidea), passeggiata tra letteratura e cinema a cura dell’associazione piedipagina; la tradizionale Festa della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (martedì 2 ottobre alle 16.30, all’Anteo Palazzo del Cinema). Dal tramonto a tarda notte, ogni giorno, la musica del Festival anima piazza 25 Aprile; una programmazione che alterna dj set a concerti dal vivo all’insegna del crossover e del weirdo. Non mancheranno, infine, incontri e appuntamenti con registi e ospiti internazionali, all’HotCorn Social Club in piazza 25 Aprile ogni giorno a partire dalle 18.
Confermati gli storici appuntamenti del Festival: il Focus Animazione, con proiezioni dedicate al meglio dell’animazione contemporanea tra cui l’imperdibile Maratona Animazione (lunedì 1 ottobre dalle 20.30, all’Anteo Palazzo del Cinema); e il milano film festivalino, il Festival formato bambino (sabato 29 e domenica 30 settembre, Piccolo Teatro Studio Melato; sabato 6 e domenica 7 ottobre, Cascina Cuccagna).
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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