MIC, nuove opportunità in Giappone con Zeffirelli e Avati

L'Italian Pavilion a Venezia 80 ha ospitato un incontro per presentare le nuove opportunità per l'industria cinematografica italiana in Giappone


Il legame tra l’Italia e il Giappone non è mai stato così saldo, almeno da un punto di vista cinematografico. È quello che è emerso nell’incontro tenutosi oggi all’interno dell’Italian Pavilion alla 80ª Mostra del Cinema di Venezia e coordinato da Roberto Stabile, Advisor per l’internazionalizzazione e Responsabile dei Progetti Speciali della DGCA del MiC presso Cinecittà. Il tutto grazie allo storico accordo di co-produzione cinematografica siglato nel giugno scorso. Momento cruciale sarà il Tokyo International Film Festival, in programma dal 23 ottobre al 1 novembre. Il festival diretto da Shozo Ichiyama – presente all’incontro veneziano – ospiterà, infatti, un focus dedicato all’Italia, in un nuovo e ambizioso format mirato a promuovere il cinema italiano all’estero che verrà replicato in altre città.

Ne ha parlato per prima il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni: “Per noi è fondamentale raccontare il nostro cinema e il nostro star system, che passa dagli attori, dai registi, – afferma Borgonzoni – da tutto quel mondo legato all’audiovisivo e al cinema che ogni tanto è stato lasciato in secondo piano. Eravamo abituati al fatto che all’estero ci chiedessero sempre i soliti attori e registi. Non c’è stato mai un vero impegno per raccontare quanta bravura c’è anche in persone giovani o giovanissime, che da noi sono conosciute ma che all’estero lo sono molto meno. Quello che deve fare il governo è aprire le porte e raccontarsi. Inizieremo da Tokyo e poi il format verrà portato in altre città e in altri festival. Presenteremo i nostri talenti come i qui presenti Sara Ciocca e Federico Ielapi, ma anche Pietro Castellitto e poi ancora musicisti e creator. Presenteremo il sistema Italia con tutti gli incentivi che dà: un sistema che funziona veramente bene. Grazie a Urban Vision daremo una sorta di borsa di studio a un creator per formarsi in Giappone. Penso che puntare sui giovani sia fondamentale, spesso ci riempiamo la bocca, ma poi non facciamo niente concretamente. I giovani più che di soldi hanno bisogno di spazi. Credo che la cosa fondamentale sia dare loro un’opportunità”.  

L’evento giapponese prevederà in primis una parte più canonica, con un omaggio ad opera di Cinecittà a un grande del nostro cinema: Franco Zeffirelli. “Cinecittà è l’ente attuatore di tante attività del Ministero. – spiega la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia – La promozione di cinema all’estero è fatta di tanti pezzi che il Sottosegretario sta cercando di mettere insieme, in modo tale da superare un po’ tutta quella polvere che si depositava attorno alle retrospettive e agli screenings. Abbiamo cercato di trovare uno spazio nuovo per comunicare i film che vengono restaurati nei nostri laboratori. Quest’anno c’è stato il centenario della nascita del maestro Franco Zeffirelli ed è iniziato questo tour che ha portato Roberto Stabile in giro per il mondo. Ma adesso portiamo tre grandi film a Tokyo perché sappiamo la grande sensibilità che c’è in Giappone verso l’opera italiana. Avremo La Traviata, Callas Forever e Storia di una capinera, che sono tre bellissimi film di Zeffirelli, i cui i restauri sono stati fatti dentro gli Studi di Cinecittà”.

Grande protagonista sarà anche il regista Pupi Avati che presenterà al Tokyo Film Festival il suo ultimo film Dante: “Ho un ricordo meraviglioso di una mia personale di oltre una decina di anni fa a Tokyo, con un’accoglienza straordinaria, con un pubblico così festoso che ormai è difficile da trovare nelle sale cinematografiche. – ha dichiarato il regista in collegamento streaming – Mi dava l’idea che per loro andare al cinema fosse ancora una festa. Il fatto di potere andare a Tokyo accompagnato da Dante Alighieri e da Boccaccio è un elemento fondamentale per la cultura italiana. Portare un poeta ineffabile, di una misura poetica così elevata a incontrare un popolo così lontano e farlo conoscere per me è un’apripista. Portare questo film a Tokyo mi emoziona molto, mi lusinga. Mi considero anche io uno dei giovanissimi, il più giovane dei vecchi o il più vecchio dei giovani. Cercherò di far capire che nella nostra storia abbiamo avuto degli italiani straordinari e dovremmo continuare ostinatamente a riportarli un po’ in giro”.

“Il Giappone può costituire uno dei primi mercati in cui andremo a sperimentare questo nuovo format, fatto di tante iniziative che in parte vengono già svolte ma non con questa visione comunitaria, sistemica e indirizzata al singolo paese. – ha aggiunto il Direttore Generale della DGCA-MiC Nicola Borelli – Non è una questione di risorse. Dobbiamo migliorare la strategia esistente immaginare nuove leve di intervento. Può costituire un cambio di passo per aumentare la collaborazione internazionale. Dobbiamo guardare al presente e al futuro senza dimenticare il passato, che deve darci una mano ma non deve costituire l’unica modalità con cui il sistema paese si muove in altri ambiti internazionali. Lavoreremo con forza e convinzione per migliorare questa parte di legge cinema che ancora deve essere messa a regime, strutturata e portata avanti. Abbiamo tutta una nuova serie di misure che devono essere messe a sistema. La legge cinema assegna a Cinecittà il compito di coordinare questo tipo di attività e noi dobbiamo metterla in condizione di svolgere con efficacia questo ruolo”.

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31 Agosto 2023

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